Eurochocolate, il Cor dice ’no’. In bilico edizione 2020

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Dal centro operativo regionale di protezione civile arriva parere negativo all’edizione 2020 di Eurochocolate in programma a Perugia dal 16 al 25 ottobre.

Non soddisfacente il piano sicurezza predisposto dagli organizzatori per tenere basso il rischio contagio da coronavirus. Non c’è modo di tracciare i contatti di eventuali positivi che dovessero partecipare ad una manifestazione che, da anni, riempie il centro storico di Perugia di turisti in movimento.

Queste le principali preoccupazioni da parte della sanità pubblica, rappresentata da Claudio Dario e Antonio Onnis nell’incontro di Foligno.

Ma ci sono perplessità, da parte della protezione civile, anche sulla gestione di varchi di accesso e uscita.

Va comunque puntualizzato che il Cor non ha potere decisionale: la palla passa ora alle autorità direttamente chiamate ad autorizzare la manifestazione, in primis la Prefettura.

Stando a quanto emerge, comunque, la festa del cioccolato, manifestazione di punta dell’autunno umbro, veicolo di promozione del territorio e di indotto commerciale per strutture ricettive e di ristorazione di tutta l’Umbria, rischia seriamente di saltare, dando un altro colpo alla già claudicante economia turistica della regione.

Soprattutto se, come purtroppo appare probabile, la curva dei contagi dovesse continuare a salire anche nel nostro paese, come purtroppo sta accadendo nel resto d’Europa.

Ma non finisce qui.

Stando sempre a quanto emerso nel corso della riunione del Cor, ci sarebbero perplessità anche su un altro evento.

Al momento, nessun commento da Eugenio Guarducci, vulcanico patron di Eurochocolate, che da settimane stacva lavorando per uniformarsi ai protocolli e che sognava di proporre l’evento come primo grande segno di ripresa. Invece nulla.

Ma non finisce qui.

In bilico anche la ‘Marcia della Pace’ 2020, che gli organizzatori avevano trasformato nella ‘Catena della Pace’, proprio per uniformarsi ai protocolli antiCovid: erano già cominciate le adesioni alla manifestazione, in programma il giorno 11 ottobre, che prevedeva una catena umana di 5 chilometri, con persone a due metri di distanza l’una dall’altra, unite fra loro dai fili o dalle corde annodate fra loro; simbolo di ideale unione per la pace.