Case riposo umbre: protesta martedì 27 sotto la sede Regione

Case riposo umbre: protesta martedì 27 sotto la sede Regione

E’ una protesta senza precedenti quella che viene annunciata per martedì prossimo 27 aprile  di fronte alla sede della Regione Umbria dai presidenti delle 4 strutture residenziali per anziani in Umbria, Muzi Betti di C.Castello, Casa Riposo Mosca di Gubbio, Easp di Gualdo Tadino e Casa riposo Rossi di Assisi. In una lettera firmata anche dai rispettivi sindaci delle 4 città, inviata stamane alla Regione e alla sanità regionale, si sollecitano risposte attese da tempo, dal blocco ormai ultradecennale delle tariffe, alle maggiori spese dovute al Covid, per le quali si chiede un contributo straordinario.

"Non è più rinviabile – affermano – fornire, da parte della Regione dell’ Umbria, concrete risposte sia alle numerose note inviate formalmente alla stessa a partire dal gennaio 2020, sia ai vari incontri informali comunque tenutisi".

"Agli annosi problemi di integrazione con l’ intero sistema sanitario regionale – viene sottolineato dalle strutture per anziani e dai sindaci – alle acrobazie organizzative cui siamo costretti da tempo per il blocco ormai ultradecennale delle tariffe, alle sempre maggiori richieste che ci provengono dagli assistiti e dalle loro famiglie, ma anche dagli Enti di controllo, si sono aggiunti gli effetti del Covid-19".

"A tal proposito i rappresentanti delle strutture di ricovero per anziani unitamente ai rispettivi sindaci del territorio di appartenenza hanno richiesto, sollecitando, senza ottenere – sottolineano – alcuna risposta, un tempestivo ed urgente tavolo di confronto, nell’ interesse di tutti, non piu’ rinviabile, sui seguenti temi: revisione delle tariffe; contributo straordinario emergenza Covid-19 per il quale occorre quanto prima, con

urgenza, applicare l’ art. 109 del Dl 34/2020 e l’ art 8 del decreto ristori bis, che garantirebbe alle strutture quasi un ‘ vuoto per pieno’ con il pagamento fino al 90% del budget dei posti forzatamente rimasti vuoti".

Martedì prossimo alle 9.30 è stato fissato il presidio di protesta sotto Palazzo Cesaroni.