Gubbio sotto choc: 2 vittime per l’esplosione a Sette Strade

Gubbio sotto choc: 2 vittime per l’esplosione a Sette Strade

Sale purtroppo a due il bilancio delle persone decedute sul luogo dell’esplosione, nella periferia di Gubbio. Al giovane 20enne (Samuel Cuffaro) trovato carbonizzato dopo poche ore dall’incidente, avvenuto venerdì intorno alle 17, si è aggiunta intarda serata, intorno alle 23, una donna 52enne (Elisabetta D’Innocenti) il cui corpo senza vita è stato rinvenuto dai vigili del fuoco sotto le macerie.

Per tutta la notte sono proseguite le operazioni di sgombero da parte dei Vigili del Fuoco.

Un piano e il sottotetto di una palazzina – ubicata a sud della città in località Sette Strade – che ospitava un laboratorio della ditta Greenvest, azienda che si occupa del trattamento della cannabis terapeutic, è completamente crollato. Ancora in fase di accertamento la causa dell’esplosione avvertita in tutta la città. "Per quanto riguarda le cause dell’incidente – scrivono i soccorritori in una nota – bisognerà fare gli accertamenti del caso, per adesso qualsiasi ipotesi è azzardata".

L’ indagine è coordinata dal sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliani che ha subito disposto il sequestro della palazzina quasi interamente distrutta. Omicidio colposo il reato che sarà probabilmente ipotizzato nel fascicolo. Le verifiche si stanno concentrando anche sulla regolarità amministrativa dell’ attività. Per verificare se disponesse di tutte le autorizzazioni necessarie. Dai primi accertamenti è

emerso che lo stabile era stato regolarmente affittato. Il laboratorio provvedeva ad abbassare la concentrazione del principio attivo della cannabis per renderla di uso terapeutico e quindi fornirla a un’ altra ditta con la quale aveva rapporti.

E sotto l’ aspetto della normativa degli stupefacenti il laboratorio è risultato perfettamente in regola. Inizialmente i vigili del fuoco avevano ipotizzato che lo scoppio fosse stato provocato da una una fuga di gpl che però è risultato non utilizzato nell’ attività. L’ attenzione si è quindi

concentrata su solventi e altre sostanze altamente infiammabili utilizzate per i processi di lavorazione. Alcuni prodotti, in quantità piuttosto ingenti, sono stati trovati anche nel cortile della palazzina.

La squadra del distaccamento di Gubbio dei vigili del fuoco è arrivata sul posto in tempi brevissimi e ha tratto in salvo due persone operando in condizioni molto rischiose in quanto è stato necessario tagliare delle travi in ferro con le mototroncatrici e divaricatori idraulici, per poi sollevare le parti in cemento con i cuscini pneumatici. Mentre si verificavano altre forti esplosioni.

Uno dei feriti estratti (un altro 20enne) è stato portato con l’ elisoccorso al centro grandi ustionati di Cesena e l’ altro a Branca. Qui è arrivato anche un vigile del fuoco per essere medicato e un altro dei feriti che era stato già estratto dalle macerie prima dell’ arrivo dei vigili.

Praticamente attaccate alla palazzina interessata dall’ esplosione ci sono altre case abitate, gli occupanti delle quali sono rimasti quasi miracolosamente illesi.

"A nome mio e dell’ intera comunità umbra esprimo la più sincera vicinanza ai lavoratori, e alle loro famiglie, coinvolti nell’ esplosione avvenuta nell’ eugubino" ha quindi sottolineato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. "Proprio a qualche giorno di distanza dal Primo maggio in cui si è celebrato il valore ed il diritto al lavoro – ha affermato la Governatrice -, arriva questa terribile sciagura, che colpisce Gubbio e tutta la nostra regione, che ci ricorda e soprattutto ancora una volta ci impegna, ognuno per le proprie competenze e

al di là della retorica, a fare quanto più possibile affinché non si perda la vita mentre si sta svolgendo il proprio lavoro".