Santop: "Sarà una guerra, io scaricato ma mi tatuo Grifo sul petto"

Santop: "Sarà una guerra, io scaricato ma mi tatuo Grifo sul petto"

L’ultima intervista risale allo scorso 23 luglio. Il Perugia si era appena riaffidato a Massimo Oddo per la volata finale del campionato e il presidente Santopadre, che qualche settimana prima aveva difeso gli arbitri, era tornato a parlare per chiedere rispetto.
Oggi invece parla all’antivigilia di una partita che mai avrebbe pensato di poter affrontare, una finale di ritorno play out drammatica: "Mi sembra doveroso metterci la faccia e il primo messaggio è questo: non siamo retrocessi, questo il messaggio che voglio dare a tutto l’ambiente"

Santopadre si carica subito, è un fiume in piena e alza anche il tono: "Ci ho messo faccia cuore e soldi, lo continuerò a fare, ma solo dopo la partita di venerdì ci sarà tempo per fare i processi. Sapete la mia storia, ancora una volta devo lottare per tirarmi fuoi dalla m. Ci sono sconfitte e momenti difficili, l’importante è l’obiettivo e l’obiettivo che non dobbiamo retrocedere. Ci dobbiamo credere, non voglio sentire pessimismo".

Poi l’attacco : "Mi dicono che non mi possono permettere il grifo tatuato sul braccio, bene io lunedì me l’andrò a tatuare sul petto e ci sarò anche lunedi perche sono dieci anni che dedico la vita a questo club".

Ancora: "Perugia non morirà e lo amo piu di quelli che mi hanno scaricato. Ma il problema non è quello, il problema è raggiungere l’obiettivo, perche noi non vogliamo e non dobbiamo retrocedere.
Sto lottando per il club e per i dipendenti dal marzo scorso , il 14 sarà una data da segnare e in ogni caso non è la fine della mia vita e nemmeno quella del Perugia. Sono abituato a lottare – continua il patron – l’ho sempre fatto anche da ragazzo nei banchi rionali, ma sono sempre andato avanti a testa alta guadagnandomi il rispetto. Quel rispetto che unito all’amore ho per questa società. Che continuerò ad avere".

Poi la squadra e l’ambiente: "Basta con i funerali, venerdì sarà una guerra ( sbatte i pugni) ma sono con i miei ragazzi e sarò in panchina con loro . Abbiamo fatto degli errori, tutti quanti, ma non voglio più sentire che abbiamo perso perche venerdì ci aspetta una battaglia"

Santopadre parla della contestazione dei tifosi e della chiacchierata di Cascia: "La contestazione è salutare, i ragazzi venuti in ritiro hanno fatto un discorso da uomini, purtroppo dopo un grande primo tempo abbiamo perso. Quello che fa male non è la contestazione ma essere scaricato cosi da chi mi dice che non sono degno di portare il Grifo sul petto. Ho fiducia nella squadra, che è una squadra forte e possiamo vincere la partita. Dovrà lottare e vincere ogni corpo a corpo".

Infine: "Se dovesse essere sarò qui il 15 il 16 e il 17. Il Perugia non è una scommessa del c…forza forza forza e lunga vita al Perugia"