Assisi, sindaco Proietti:"guariti completamente 7 novizi"
Secondo quanto scritto in una nota del Comune di Assisi, sono completamente guariti 7 novizi che nelle scorse settimane erano stati colpiti dal Covid-19. Lo ha comunicato l’autorità sanitaria competente al sindaco di Assisi Stefania Proietti che ha provveduto a disporre gli atti conseguenti.
A oggi restano 15 le persone nel territorio di Assisi ancora alle prese con il coronavirus.
In questa fase così delicata il sindaco per l’ennesima volta raccomanda i cittadini a usare la massima attenzione, rispettando tutte le misure di sicurezza stabilite per il contenimento del virus.
“Invito tutti i cittadini, adulti e giovani, – ha detto il sindaco – a non violare le regole che sono state decise, dall’uso della mascherina in tutti i posti dove non è possibile rispettare il distanziamento al ricorso del gel disinfettante per le mani, poi non vanno favoriti gli assembramenti né in luoghi aperti al pubblico né nei luoghi chiusi dove potrebbero verificarsi gruppi e momenti legati alla movida”.
Il sindaco ricorda inoltre l’obbligo per chi rientra da alcuni paesi come Malta, Spagna, Croazia e Grecia, di sottoporsi al tampone per verificare la contrazione o meno del virus e comunque per contenere la diffusione della pandemia.
Come è noto, chi rientra dall’estero è tenuto a segnalarlo immediatamente all’autorità sanitaria attraverso il numero 800.63.63.63 o per email a prevenzione@uslumbria1.it <mailto:prevenzione@uslumbria1.it>.
“In questo periodo di affollamento di turisti e considerato il ritorno ad agosto del numero dei positivi, come amministrazione – ha ricordato il sindaco – abbiamo adottato una serie di provvedimenti come l’impiego di volontari della protezione civile e di agenti della polizia locale per indirizzare i flussi e cartelli informativi per i visitatori a cui viene ricordato di indossare sempre la mascherina e disinfettare le mani. A parte questo, la raccomandazione più forte la vogliamo rivolgere ai giovani, ai giovanissimi, che a volte con superficialità non prestano la massima cautela in una fase così delicata e pericolosa come quella che stiamo attraversando”.