Treofan, lavoratori denunciano anomalie
Persistono le incertezze per i lavoratori della Treofan di Terni che, in una nota, spiegano che "rispetto all’accordo nazionale raggiunto nei giorni scorsi restano ancora alcune anomalie.
La Cassa integrazione Covid non è congrua con la specificità Treofan, poiché nel periodo di lockdown vi sono state onerose prestazioni straordinarie per soddisfare gli ordini dei clienti. Ad oggi, inoltre, non vi è evidenza di crisi di mercato dovuta alla pandemia. La stato di crisi inoltre è stato aperto solo per Terni, quando la proprietà, ultimamente, ha lamentato calo di ordini per tutto il gruppo Jindal/Treofan. In più, non c’è il rispetto dell’accordo nei punti a loro sfavore, nel dettaglio la priorità all’uscita del materiale di scarto ‘balle’, non è stato inserito nel mix di produzioni le Specialty per etichette produzioni uniche di Terni, ad oggi non è stato rispettato, nei volumi, il quantitativo specificato nell’accordo e si registrano flessioni nelle quantità di ordini in ingresso rispetto a quelle indicate. Non solo, altre criticità riguardano il continuo spostamento di ordini e clienti di Terni verso gli altri stabilimenti del gruppo Jindal/Treofan, ritardo nel pagamento dei salari, la mancata erogazione del premio presenza e di risultato come previsto dal contratto nazionale e dall’accordo di secondo livello". I lavoratori auspicano il Ministero dello Sviluppo Economico "da arbitro diventi protagonista di questa vertenza, prendendo atto dell’inaffidabilità di Treofan/Jindal e del suo amministratore delegato Kaufmann".