Monza, la storia di Giambelli e gli incroci con Milan e Perugia

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Ci sarà anche il figlio dell’ex presidente Valentino Giambelli, Michele, venerdì sera, a tifare per quello che considera ancora il “suo” Monza.

Se oggi la squadra lombarda può lottare per la promozione diretta in serie A, probabilmente, lo deve anche a questo imprenditore illuminato, da sempre amante del calcio monzese: una figura iper rappresentativa, visto che prima di diventarne presidente ne era stato  anche calciatore, conquistando anche una storica promozione in serie b nel 50/51: esattamente 30 anni dopo divenne presidente della stessa società, nell’anno della retrocessione, che coincise con la storica promozione del Milan, che era retrocesso l’anno precedente.

Alla guida della società per 19 anni, durante la sua presidenza fu inaugurato lo stadio Brianteo, ora Upower Stadium, dove il Monza gioca le gare casalinghe.

Allora come oggi c’era Adriano Galliani, che prima di affiancare Silvio Berlusconi nell’epopea milanista era stato vicepresidente del club che Giambelli guidò fino al 1999. Adesso, i due, Galliani e Berlusconi, si ritrovano insieme, uno accanto all’altro, allo stadio Curi, sperando di festeggiare una storica promozione per la squadra brianzola, dopo il ritorno in serie B due anni fa e il primo tentativo fallito nella scorsa stagione.

In un campionato altalenante un po’ per tutte le squadre, quella di Stroppa nella seconda parte della stagione ha sbagliato meno delle altre, pur alternando belle vittorie a fragorosi ko.

Gli ultimi due: la sconfitta col Frosinone, che ha dato particolarmente fastidio anche a Perugia, e la recente vittoria col Benevento, che ha reso i brianzoli ancora artefici del proprio destino.

Ma di mezzo c’è il Perugia…