Grifo, Ascoli crocevia per il futuro. Castori troppo presto nel mirino
(Marco Taccucci)
Tre sconfitte (piu una in Coppa Italia a Cagliari) sono un bottino troppo scarno come primo bilancio del Perugia di Castori, che si ritrova inaspettatamente ultimo in classifica. Inevitabili i primi malumori.
Nell’analisi fatta dal club con il diesse Giannitti ad inizio settimana preoccupa soprattutto quell’organizzazione difensiva che avrebbe dovuto essere alla base dell’identità di squadra pensata in estate. E invece il Perugia sta prendendo gol con troppa facilità.
Una situazione non preoccupa solo il club, ma anche lo stesso Castori che nel post Brescia ha manifestato un certo disagio a spiegare alcuni errori che in genere le sue squadre non commettono mai.
Occhio però: anche la società e l’ambiente devono avere ben chiaro che non è facile per un allenatore lavorare aspettando gli ultimi giorni di mercato per completare la squadra, specie in una stagione come questa iniziata con due settimane di anticipo rispetto al solito: molti giocatori sono arrivati alla spicciolata, alcuni con una condizione fisica da migliorare, altri messi in campo senza nemmeno un allenamento con il gruppo.
Praticamente è una corsa contro il tempo quella di Castori: aggregare i nuovi arrivi e metterli in campo nelle migliori condizioni possibili. In teoria dovrebbero trovare la condizione in gare non ufficiali, in pratica sta accadendo l’esatto contrario.
Inevitabile che il Perugia immaginato da Castori non si sia mai visto, ma attenzione. Il tecnico ha già dimostrato in passato di saper trovare la chiave giusta per risolvere situazioni molto più complicate e magari da domani la musica sarà completamente diversa. Ai posteri l’ardua sentenza. Ne parleremo stasera a Umbriatv, nella trasmissione “L’Anticipo” in onda alle 21:15 in diretta