Chiusura "Contessa", Colaiacovo (Confindustria): "Siamo preoccupati"
C’è forte preoccupazione tra gli imprenditori della Sezione Eugubino-Gualdese di Confindustria Umbria per l’annunciata chiusura, in primavera e per almeno un anno, della strada statale 452 “della Contessa” a Gubbio. In occasione della riunione del Consiglio Direttivo della Sezione Territoriale, che si è svolta nella sede dell’azienda ICOM di Fossato di Vico, sono emersi i timori delle imprese per le pesanti ripercussioni sulla viabilità e sulle attività economiche che la chiusura totale della strada potrebbe determinare.
“L’interdizione al traffico di questa infrastruttura strategica per un periodo così lungo – afferma Luca Colaiacovo, Presidente della Sezione Eugubino-Gualdese di Confindustria Umbria – preoccupa molto le aziende del nostro territorio, che si troveranno costrette a riorganizzare le proprie attività e lo spostamento delle merci, con un conseguente allungamento dei tempi e un incremento dei costi. Siamo consapevoli della necessità di interventi per garantire la sicurezza della circolazione, ma occorre un piano di gestione efficace che tenga conto della tenuta del sistema economico locale, permettendo alle imprese di continuare a svolgere al meglio il proprio lavoro”.
Le aziende, già provate dalle difficoltà legate alla pandemia e al caro energia, si trovano ora a dover fronteggiare l’avvio di un cantiere destinato a isolare per molto tempo la zona, con il rischio che alcune imprese possano decidere di delocalizzare la produzione a causa dell’aumento dei costi logistici.
“Occorre – aggiunge Luca Colaiacovo – che le istituzioni regionali e comunali affrontino la questione con l’attenzione, la rapidità e l’energia necessarie, per garantire un efficace coordinamento degli interventi ed evitare ripercussioni negative sulla competitività del nostro sistema economico oltre che sulla circolazione. In tal senso, auspichiamo l’attivazione di un tavolo di confronto con gli enti coinvolti, per individuare le misure idonee a ridurre i tempi di chiusura della strada”.
Nel corso della riunione vi è stato anche un confronto sulle aree industriali, in particolare quelle ricadenti nell’area del Parco regionale del Monte Cucco. Secondo gli imprenditori della Sezione sarebbe opportuno che le zone industriali fossero escluse dai vincoli propri delle aree protette, per combinare la salvaguardia delle risorse ambientali con le esigenze di sviluppo degli insediamenti produttivi rendendo più agevoli gli iter autorizzativi. Un piano condiviso sia dalle amministrazioni comunali coinvolte che dallo stesso Ente Parco del Monte Cucco, sul quale si attendono tuttavia risposte dalla Regione Umbria".