"Il futuro dell’Automotive": convegno di Sviluppumbria

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E’ uno degli interrogativi di maggiore attualità nel sistema imprenditoriale nazionale. Ma tocca da vicino anche gli interessi di distretti produttivi come quello altotiberino. Parliamo del "Futuro dell’Automòtive", non a caso scelto come titolo nel convegno svoltosi al centro S.Francesco di Umbertide, promosso da Sviluppumbria. Obiettivo, focalizzare lo scenario strategico ed operativo del settore – che vede nel territorio molte imprese legate a grandi gruppi automobilistici – alla luce del regolamento europeo che prevede lo stop alla vendita di auto con motori endotermici dal 2035. Una scelta sulla quale le case automobilistiche già stanno modificando strategie puntando, tra non poche incognite, sull’elettrico.
Ad arricchire il dibattito, dopo il saluto del sindaco Carizia, l’assessore regionale Michele Fioroni, l’amministratore di Sviluppumbria Michela Sciurpa, il presidente regionale di Confoindustria, Vincenzo Briziarelli e due tecnici del settore, in collegamento il direttore dell’associazione filiera industria automobilistica, Gianmarco Giorda e il consulente esperto anche di indagini di mercato Dromo Faffa…
Dromo Faffa Methodos Consulting
da 29" a 1’20"
Non sono pochi i rischi che corre la filiera automobilistica nazionale, e a cascata il distretto altotiberino, sebbene la strada per la transizione sia segnata. L’allarme è stato evidenziato dall’assessore Fioroni, con numeri che parlano di 70.000 addetti in bilico in Italia e circa 9.000 con l’indotto anche in Umbria, ma soprattutto dal presidente Briziarelli che ha stigmatizzato la febbre ideologica che sta muovendo molte politiche europee. E anche imprese e consumatori, mantengono molto scetticismo.
DROMO FAFFA – Methodos Consulting
da 1’44" a 2’12"