Nella nostra regione crollano i redditi, male Perugia, Terni e Foligno

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Un dato pesantissimo: l’Umbria nel 2021 ha fatto registrare una crescita dei redditi assai modesta, pari dell’1,4, di fatto completamente azzerata dall’inflazione, quell’anno ancora contenuta. Parola del dipartimento delle Finanze, che ha pubblicato i numeri delle dichiarazioni dei redditi 2022, riferite al 2021. Al netto dell’inflazione infatti il calo dei redditi in Umbria si attesta attorno allo 0,2% mentre tutte le altre regioni italiane fanno registrare il segno più, compreso tra il 2 e il 3,5%, con un valore medio nazionale che si attesta a + 4,5%, 2,9 % tenendo conto dell’inflazione. Il dato reale dell’Umbria è ancora più pesante se paragonato ad esempio con quello delle vicine Marche, che invece fanno registrare un +3,1.

Gli oltre 645mila contribuenti hanno dichiarato una media di 20.810 euro lordi, con l’Umbria che si conferma la penultima regione del Centro Italia: peggio di lei infatti fa solo l’Abruzzo, dove la media è di 19.370.

Secondo la classifica stilata da Il Sole 24 Ore delle prime 100 città italiane per numero di contribuenti, emerge che Perugia, Terni e Foligno sono le sole città italiane a far segnare un calo dei redditi dichiarati. A Perugia la crescita nominale è pari al 1,2% che però scende a -0,6% al netto dell’inflazione. Fa addirittura peggio Terni, dove la crescita reale è ancora inferiore e si attesta ad un -0,7%. Il dato più pesante si registra a Foligno, con meno 1,6%. Per avere una fotografia più dettagliata della situazione basta guardare la classifica nazionale: i due capoluoghi umbri si trovano infatti in fondo alla insieme a Taranto, Siracusa e Brindisi che comunque stanno meglio rispetto a Terni e Perugia.