Grifo, inferno e ritorno: perde a Venezia (3-2) ma spera ancora
Un sabato di ordinaria tachicardia per i tifosi del Perugia che hanno visto la squadra sconfitta a Venezia 3-2, ma ancora “in vita” per giocarsi gli ultimi 90′ con le residue chance di playout. Fino a 11′ dalla fine la squadra di Castori era virtualmente retrocessa, con il Brescia che stava conducendo sul Pisa. Più che i biancorossi, è stato il gol del pisano Masucci (1-1 alla fine) a salvare la squadra, mantenendo il Brescia a +3 dal Perugia, con Spal e Benevento già matematicamente in serie C.
In Laguna la squadra è colata a picco già nel primo tempo, sotto di 2 gol al 42′ con le reti neroverdi di Pierini (gran tiro al 26′) e Carboni (di testa al 42′). Il Perugia, che presentava l’esordiente Abibi in porta e perdeva Struna già al 3′ per infortunio, non reagiva almeno fino al 60′ quando Ellertsson siglava il tris per il Venezia. Solo a quel punto con i nuovi entrati Luperini e Kouan si abbozzava un sussulto, che portava prima al gol dell’ex palermitano e quindi al 2-3 di Casasola su rigore al 78′. Proprio nei minuti del pareggio del Pisa con il Brescia, i grifoni tentavano l’impresa del pari, ma il finale era nervoso e finiva in rissa con Casasola provocato dalla panchina lagunare, che si faceva espellere ingenuamente.
Finale agrodolce, con il Perugia che ora deve battere venerdì sera nell’ultima giornata il giòà retrocesso Benevento e sperare che il Palermo (in corsa playoff) sconfigga in casa il Brescia. Per la migliore differenza reti negli scontri diretti, a pari punti, i grifoni scavalcherebbero le rondinelle condannandoli alla C, e si giocherebbero tutto ai playout.