Sanità, confronto in assemblea pubblica dei sindacati dei medici

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Salviamo la Sanità Pubblica dalla deriva del Servizio sanitario nazionale: è con questa motivazione che l’Intersindacale Medica dell’Umbria ha indetto a Perugia  un’Assemblea per discutere dei temi di più stretta attualità in merito al presente e al futuro del Servizio sanitario nazionale e regionale. Evento che si colloca all’interno di una serie di analoghe iniziative che, nella medesima giornata di oggi vuole accendere i riflettori sulle criticità della Sanità in tutta Italia.

Un evento che si colloca all’interno di una serie di analoghe iniziative che si sono svolte  in tutta Italia. Dunque Medici, Veterinari e Dirigenti Sanitari appartenenti alle otto sigle sindacali – AAROI, ANAAO, CIMO FESMED, FASSID, FVM, CGIL, CISL, UIL – firmatarie della manifestazione a nome dell’Intersindacale Medica Umbra, hanno afrfrontati nel dettaglio temi e argomenti specifici che oggi rappresentano le maggiori criticità della Sanità regionale.  l’Umbria sconta oggi le scelte politiche attuate nel 2016:

– per quanto riguarda i poli ospedalieri per acuti post acuti e lungodegenti  ne abbiamo 206 in meno rispetto al numero massimo consentito. La DGR 1418/2022 ne aggiunge 74 in più per acuti ma ne toglie 31 per i post acuti e lungodegenza…..un incremento netto di 43 pl rispetto agli attuali… non siamo sicuri risolvera’ il problema delle barelle prima che si riorganizzi il territorio ai sensi del dm 77;

-rispetto alle 256 struttire complesse consentite dagli atti di programmazione sanitaria sempre del 2016 che comprendono 176 Strutture sanitarie e 80  amministrative/tecnico/professionali, sono attualmente ricoperte da titolare meno della metà, solo 111.  per i sindacati si sconta ancora un saldo negativo rispetto alle dotazioni organiche del 2018 di 288 dirigenti medici nonostante le assunzioni di nuovi dirigenti medici avvenuta negli ultimi due anni, di questo dobbiamo rendere merito alle istituzioni. Da qui le richieste alle istuzioni