Nuovo Curi, l’ora delle decisioni: summit Comune-Asm Global

loading...

Questa volta l’incontro potrebbe essere  quello risolutivo, in un senso o nell’altro. È quello che si è svolto in Comune tra il Sindaco di Perugia Andrea Romizi  e alcuni rappresentanti di “Arenacuri” che sono interessati alla realizzazione dello stadio di Pian Di Massiano. Insieme a loro alcuni tecnici che hanno lavorato al Pef (Piano Economico Finanziario) e soprattutto Joe Rizzello, di Asm Global Italia, la multinazionale che opera nel campo dell’intrattenimento.

È stato proprio Rizzello a spiegare nel dettaglio come viene “vista” e cosa accadrà a Perugia se sarà realizzato il Nuovo Curi, il cui progetto era stato depositato a Febbraio. In particolare Rizzello ha provato a rispondere in maniera esaustiva ad un argomento su cui il Comune ragiona da tempo e cioè alla  voce “intrattenimento” provando a chiarire alcune zone d’ombra e portando sul tavolo la propria esperienza maturata sul campo anche in altre città italiane ed europee dove Asm Global è presente e sta contribuendo alla visibilità internazionale delle stesse anche con collaborazioni con enti e istituzioni di vario genere.

Nei giorni scorsi c’è stata anche la conferenza dei servizi, quindi si attende la relazione del responsabile del procedimento, l’ingegner Paolo Felici, presente all’incontro, colui che ha lavorato in questi mesi per avere un quadro complessivo di tutta l’opera, dal punto di vista urbanistico, strutturale e delle infrastrutture che sorgeranno intorno all’area.  

Poi la parola passerà al Sindaco e alla Giunta che dovranno  scegliere se manifestare o no l’interesse pubblico e quindi se interrompere o far avanzare il progetto alla fase successiva. Si tratta in sostanza di scegliere se bloccare l’iter o puntare sul progetto di “Arenacuri” che già da due anni lavora per dare un nuovo volto alla casa del Grifo e per far nascere un’opera infrastrutturale che dia nuova linfa alla città.

Oggi lo stadio e le attività ad esso correlate vivono di calcio e poco altro, solo due volte al mese perche lo stadio ha 50 anni ed era stato concepito in un’altra epoca storica, sebbene anche allora chi l’aveva costruito aveva avuto una grande visione del futuro.

Fra due anni, alla fine dei lavori, tutta la zona sarebbe riqualificata e attrattiva, con piu aree verdi e senza nessun altro consumo di suolo e particolare che fara la differenza, fruibile e attrattiva tutti i giorni.

Al Comune  scegliere se fermarsi o andare avanti con coraggio verso il futuro e le nuove sfide che attendono la città e una delle sue componente  più rappresentative, la squadra di calcio,  intorno alla quale potrebbero sorgere grandi opportunità.