Confagricoltura su decreto lavoratori stranieri: “Ne servono di più”
Con il caldo arriva anche l’allarme delle associazioni agricole di categoria. Per Coldiretti si sta verificando la corsa alla mietitura del grano e si riscontra un calo del 30% dei raccolti. Confagricoltura invece plaude all’approvazione del Consiglio dei ministri del dpcm con la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”, che era stato fortemente voluto dalla Confederazione.
Con l’ultimo decreto flussi gli ingressi programmati in Umbria per i lavoratori stranieri sono stati 257, per confagricola umbria non rispecchia il reale fabbisogno. Già l’associazione ne ha chiesti un numero superiore e plaude all’approvazione del Consiglio dei ministri del dpcm con la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”, che era stato fortemente voluto dalla Confederazione.
È in agricoltura, infatti, ormai in forma endemica, che si registra grande difficoltà a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata. Per il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi: “I raccolti e la colture nei campi non possono aspettare”.
Nelle campagne italiane erano, al 2021, 1.072.078 i dipendenti. Quasi un terzo dei lavoratori è straniero e rappresenta il 32% del totale degli operai agricoli in Italia. aumentano gli extracomunitari, in particolare indiani, albanesi e marocchini.