Grifo, consegnata domanda riammissione. Main sponsor, c’è un’idea

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Non c’è dubbio che il via al raduno ufficiale e soprattutto la  possibilita che il Perugia possa essere riammesso in Serie B (più concrete dopo ieri, anche se bisongera aspettare giovedì per conoscere le motivazioni della sentenza del Collegio di Garanzia) abbiano cambiato lo scenario della trattativa di cessione del club.

Dopo lo stallo dei giorni scorsi le parti si erano date appuntamento per l’inizio settimana, ma ad oggi non ci sono sostanziali novità. Contattati dalla redazione i referenti dello studio Benigni non hanno dato risposte anche perche oggi per il Perugia era un’altra giornata campale, visto che la società era impegnata per la consegna della documentazione relativa alla richiesta di ammissione.

Ieri allo stadio si è svolto un sopralluogo del Sindaco Romizi e dell’assessore Pastorelli: l’impianto di illuminazione è stato potenziato e collaudato e la documentazione inviata. Deciderà il Consiglio Federale, che dovrebbe riunirsi lunedì,  dopo che la Covisoc e la Commissione Infrastrutture avranno verificato il faldone.

Santopadre intanto è impegnato su più fronti: la “guerra” non è ancora finita anche se questa situazione tiene in stand by anche il mercato. Sul fronte delle partnership dopo che Vim ha impegnato le sue risorse con la Sir Safety Volley potrebbe essere la Vitakraft, multinazionale che ha la sua base italiana a Castiglione del Lago ed è impegnata del settore del pet, il nuovo main sponsor del club.

Intanto sul canale YouTube di LeccoFm ha parlato il professor Paco D’Onofrio, docente universitario di diritto sportivo: “Il Lecco non è stato escluso – ha detto D’Onofrio- ma indirettamente subisce le conseguenze di un ricorso di una società antagonista.

Il Collegio ha “protetto” il legittimo diritto del Perugia. Per quanto riguarda il Lecco la presunta tardività nella presentazione dei documenti era stata superata dalla Federazione con una serie di pareri e accertamenti della Commissione Infrastrutture. La questione ruota tutta intorno alla “perentorità del termine” del 20 giugno -ha detto D’Onofrio. Per la FIGC ha prevalso un criterio di natura sostanziale, cioè ha ritenuto che fosse arrivata tardi al Lecco la comunicazione e che non vi fosse una responsabilità. La formalizzazione è arrivata in ritardo, ma il requisito c’era. Il Collegio ha fatto prevalere un criterio formale di perentorietà. Dobbiamo aspettare di leggere il dispositivo per capire  come il Collegio abbia superato l’autonomia della Federazione.