Uilca sulla desertificazione bancaria: “Gravi disagi per tutti”
I risultati del recente sondaggio condotto dalla Uilca l’Unione Italiana Lavoratori del Credito e Assicurazioni gettano luce su un problema crescente nelle regioni Toscana e Umbria: la desertificazione bancaria. La campagna “Chiusura filiali? No, grazie” ha rivelato un livello di insoddisfazione sorprendentemente alto tra la popolazione locale rispetto alla chiusura delle filiali bancarie nei propri comuni. I dati emersi durante la prima fase della campagna mostrano che ben nove persone su dieci (89,6%) si dichiarano “insoddisfatte” della chiusura delle filiali bancarie. Questo fenomeno ha destato preoccupazione e richiamato l’attenzione sulla necessità di preservare il ruolo sociale delle banche come istituzioni di supporto per le comunità locali.
Secondo il Segretario Generale dell’Uilca, Fulvio Furlan, la campagna “Chiusura filiali? No, grazie” ha permesso di entrare in contatto con una varietà di realtà in Italia, consentendo di comprendere meglio come la desertificazione bancaria influisca sulle comunità e sulle persone. I risultati raccolti confermano le preoccupazioni dell’Uilca: la chiusura delle filiali bancarie nei piccoli centri ha generato un sentimento di abbandono e insoddisfazione diffusa tra la popolazione. Furlan ha dichiarato che il messaggio lanciato da nove persone su dieci insoddisfatte non può essere trascurato.
Marco Collini, Segretario Generale dell’Uilca Toscana, ha sottolineato l’approvazione ottenuta grazie all’impegno dell’Uilca nel trattare con sensibilità una questione così delicata. L’attenzione verso la desertificazione bancaria ha suscitato un interesse diffuso tra i cittadini che vedono nelle filiali bancarie un punto di contatto essenziale per le loro esigenze finanziarie.
I dati riportati nel sondaggio delineano un quadro preoccupante della situazione in Italia. Tra il 2018 e il 2022, il numero di sportelli bancari è diminuito del 17,4% (-4.423). Inoltre, il 6,8% dell’intera popolazione italiana (pari a 4.017.185 persone) si trova senza accesso a servizi bancari, una cifra che equivale alla popolazione dell’intera regione del Piemonte. La presenza di filiali bancarie nei comuni è diminuita del 10,9% (-583), e ciò ha avuto un impatto anche sull’occupazione nel settore, con una riduzione del 5% dei dipendenti (pari a 14.020 posti di lavoro in meno).
Nelle regioni Toscana e Umbria, il fenomeno della desertificazione bancaria è altrettanto evidente. Nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022, il numero di sportelli bancari è diminuito rispettivamente del 19,8% e del 20,6%. Le persone senza accesso a servizi bancari sono rispettivamente 45.617 e 34.385. La chiusura delle filiali ha anche avuto un impatto sul numero di dipendenti impiegati nel settore, con una diminuzione del 16,2% in Toscana e del 23,4% in Umbria.
Il sondaggio condotto da Lab21.01, la società di ricerca che ha curato l’indagine, ha inoltre sottolineato l’importanza del contatto personale con il settore finanziario, specialmente alla luce della crescente digitalizzazione. Mentre l’utilizzo dell’internet banking è aumentato dal 33,8% al 48,3% in Italia tra il 2018 e il 2022, il professor Roberto Baldassari, direttore generale di Lab21.01, ha sottolineato come la popolazione italiana abbia ancora bisogno di un punto di contatto reale e personale con le istituzioni finanziarie.
L’Uilca ha lanciato un appello alle istituzioni e alla politica affinché riconoscano il problema della desertificazione bancaria e collaborino per trovare soluzioni condivise. È stato sottolineato l’importante ruolo sociale delle banche nel supportare le comunità, le imprese e le famiglie. La presenza di filiali bancarie è stata identificata come un presidio di sviluppo e legalità, contribuendo a prevenire lo spopolamento dei piccoli centri. Il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), Antonio Decaro, ha sottolineato l’importanza degli sportelli bancari come elemento fondamentale per contrastare lo spopolamento dei centri minori.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affrontato la questione durante un discorso all’assemblea annuale di Federcasse. Ha sottolineato il ruolo delle casse rurali nella storia e nello sviluppo sociale dell’Italia e ha espresso preoccupazione per la desertificazione bancaria in atto.
In definitiva, i risultati del sondaggio dell’Uilca pongono l’attenzione sulla crescente insoddisfazione e preoccupazione della popolazione in merito alla chiusura delle filiali bancarie. Questo fenomeno, se non affrontato con soluzioni a lungo termine, potrebbe avere un impatto negativo su intere comunità e territori, alimentando lo spopolamento e la marginalizzazione. L’appello dell’Uilca alle istituzioni e alla politica rimane fondamentale per salvaguardare il ruolo sociale delle banche e garantire un accesso adeguato ai servizi finanziari per tutti i cittadini.