Cardini apre la nona edizione del Festival del Medioevo

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La suggestiva città di Gubbio si è trasformata nella capitale italiana dell’età medievale con l’inaugurazione della nona edizione del “Festival del Medioevo” il mercoledì 20 settembre. L’evento, in programma fino a domenica 24 settembre, ha aperto i suoi battenti con una lezione magistrale tenuta dal professor Franco Cardini, uno dei più autorevoli esperti contemporanei di storia medievale. Il tema centrale di quest’anno ruota attorno all’incontro tra le civiltà orientali e occidentali, un filo conduttore che permea l’intero festival.

Nel corso dei saluti introduttivi, Federico Fioravanti, ideatore e direttore della manifestazione, ha sottolineato che il Festival del Medioevo di Gubbio è il “primo festival dedicato al Medioevo in Italia seguito attivamente sui social media.” Questo evento non solo attira partecipanti da tutta Italia ma anche dall’estero, tuttavia, non riceve finanziamenti dal Ministero della Cultura. La sua particolare formula, basata su lezioni e non su rievocazioni storiche, rende difficile ottenere finanziamenti pubblici, ma Fioravanti auspica che in futuro ciò possa cambiare. Ha anche espresso gratitudine verso gli sponsor e i partner che rendono possibile la realizzazione dell’evento.

Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha difeso la decisione dell’amministrazione di sostenere il festival per nove anni consecutivi. Nel suo discorso, ha affermato: “Grazie a tutti gli studiosi e appassionati del Medioevo presenti e agli organizzatori, che hanno il merito di regalarci giornate interessanti con un programma accattivante.” Stirati, che ha annunciato che questa sarà la sua ultima edizione come sindaco (a causa delle elezioni in programma l’anno successivo), ha espresso il desiderio che chiunque guidi la città in futuro continui a sostenere il festival, sottolineando l’importanza della cultura e di un nuovo umanesimo.

Il professor Cardini ha ricevuto calorosi applausi per il suo intervento. Ha affermato: “Il lavoro dello storico è simile a quello del medico e dell’investigatore. Bisogna essere un po’ perfidi. Oriente e occidente non vogliono dire nulla, sono due termini assoluti. Questi due grandi relativi sono anche complementari. Se non esiste oriente, non può esserci occidente e viceversa. Sono impensabili l’uno senza l’altro.”

Il festival ora entra nel vivo con una serie di eventi imperdibili, tra cui le “Serate d’autore” che si terranno al centro Santo Spirito ogni giorno del festival a partire dalle 21.30. La serata di mercoledì 20 settembre vedrà uno degli ospiti più attesi, il professor Alessandro Barbero, tenere una lezione dal titolo “Il mondo degli ottomani.” Giovedì 21 sarà la volta del cantautore Roberto Vecchioni, protagonista di un “Viaggio intorno alle parole fra oriente e occidente.” Il venerdì 22 il filosofo Matteo Saudino proporrà una introduzione a “Così parlò Zarathustra.” Sabato 23, Cesare Catà e Simona Ripari presenteranno una lezione-spettacolo shakespeariana dal titolo “Otello, la frontiera e la follia.”

Il Festival del Medioevo di Gubbio si conferma dunque come un’importante vetrina per la cultura medievale e un momento di riflessione sul rapporto tra diverse civiltà, promettendo una settimana ricca di appuntamenti culturali ed educativi per gli appassionati e gli studiosi di tutto il mondo.