Laura Santi torna a chiedere farmaco e modalità suicidio assistito
Insiste perché l’Usl Umbria 1 “completi le verifiche” e individui “il farmaco più idoneo” e le “modalità di autosomministrazione” per accedere al fine vita, se e quando chiederà di farlo, Laura Santi, quarantottenne affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla che ha presentato un reclamo al tribunale civile del capoluogo umbro. Chiedendo di “superare” l’ordinanza emessa nel luglio scorso dai giudici che avevano parzialmente accolto l’istanza con la quale chiedeva di ordinare alla stessa Usl di completare la procedura prevista per accedere all’aiuto al suicidio assistito. Il collegio si è riservato di decidere. “Abbiamo evidenziato al Collegio come la Usl si sia attenuta scrupolosamente alle prescrizioni della Corte costituzionale e non avendo riscontrato, tramite verifica medica, la sussistenza di uno dei requisiti indicati, non abbia quindi proceduto all’individuazione delle modalità attuative del suicidio medicalmente assistito, come riscontrato nell’ordinanza del primo giudice”: lo ha sottolineato l’avvocato Pietro Laffranco al termine dell’udienza del tribunale civile di Perugia nella quale è stato esaminato il reclamo di Laura Santi. “La ricorrente – ha aggiunto – non versa ancora, fortunatamente, nelle condizioni individuate dalla Corte per accedervi”.