Oggi pronuncia Cassazione su condanna calunnia Knox
La corte di Cassazione si dovrebbe pronunciare oggi in merito al ricorso di Amanda Knox, che chiede la revoca della condanna per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. L’americana, assolta definitivamente nel 2015 per l’omicidio di Meredith Kercher, fu condannata a tre anni di reclusione per avere additato l’ivoriano, pur sapendolo innocente, come autore del delitto. Lumumba, che ora vive a Cracovia con la moglie polacca conosciuta a Perugia, trascorse ingiustamente in carcere 14 giorni. A distanza di quasi sedici anni dai fatti, i legali della statunitense puntano all’annullamento di quel verdetto sulla base di un nuovo articolo del Codice di procedura penale, introdotto con la riforma Cartabia: consente di “eliminare gli effetti pregiudizievoli delle decisioni adottate in violazione” dei Diritti dell’uomo”. Secondo la Corte di Strasburgo, infatti, le modalità del primo interrogatorio al quale Amanda fu sottoposta in questura, senza avvocato e con un’interprete che andò oltre il suo ruolo, non rispettarono il diritto di difesa. Un’interpretazione contestata dall’avvocato Carlo Pacelli, legale di Lumumba.