Gubbio, dopo il danno la beffa: tre turni a Di Massimo

loading...

Con espressione colorita, a Napoli, ma ormai anche in molte altre parti d’Italia, si dice: “cornuti e mazziati”.

Declinandolo in italiano più divulgabile, si potrebbe dire: dopo il danno, la beffa.

Sì perché dalla trasferta di Chiavari, il Gubbio torna con le ossa rotte da tanti punti di vista: ha perso una partita che aveva in mano per colpe proprie e per qualche imprecisione dell’arbitro; si è ritrovato in inferiorità numerica e senza allenatore in panchina perché, oltre allo già squalificato Braglia, è stato espulso pure l’allenatore in seconda De Siomone; infine perché – nel finale nervoso – è stato espulso pure Alessio Di Massimo.

Questo il danno. La beffa è arrivata dopo 48 ore con la sentenza del giudice sportivo che infligge all’attaccante ben tre giornate di squalifica.

Il referto parla chiaro: ha assunto una condotta violenta verso un calciatore avversario, colpendolo con un pugno al volto, durante lo svolgimento del gioco.

Una condotta talmente violenta che nemmeno è stata inserita negli highlights forniti alle emittenti televisive, costrette a rimediare immagini in seconda battuta, che comunque non chiariscono appieno la vicenda e probabilmente non consentiranno alla società nemmeno la possibilità di un ricorso.

Una giornata di squalifica, intanto, è stata inflitta al vice allenatore Domenico De Simone che, già ammonito, ha rimediato anche un cartellino rosso diretto nella stessa situazione, in questo caso la motivazione inserita a referto è “condotta irriguardosa nei confronti dell’arbitro”, per aver pronunciato una “frase irrispettosa per dissentire nei confronti di una sua decisione”.

Poco male, in questo caso, perché per la partita contro l’Olbia – in programma domenica prossima al Barbetti alle 16.30 – tornerà in panchina Piero Braglia, che ha scontato la sua squalifica.