Umbria Jazz Winter, svelato il programma della 30/a edizione
E’ stato ufficializzato il programma ufficiale di Umbria Jazz Winter, alla sua 30/a edizione, che si svolgerà a Orvieto dal 28 dicembre 2023 al primo gennaio 2014 ed i biglietti sono da oggi disponibili on-line.
Il cartellone del festival è volutamente variegato e offre
proposte da conoscitori assieme a spettacoli più da
intrattenimento. Il filo rosso che lega il programma è la
costante ricerca della qualità.
Nuova produzione originale del festival con la Umbria Jazz Orchestra, ed è una produzione molto impegnativa e altrettanto ambiziosa, con Joe Lovano, arrangiamenti e orchestrazioni di un vero esperto della materia come Michael Gibbs e la partecipazione di Steve Wilson, Peter Washington e Lewis Nash.
Wilson e Nash sono in programma anche nella formula del duo sax-batteria Duologue.
Il “capitolo omaggi” – riferiscono gli organizzatori –
comprende lo spettacolo di musica e reading Viva/De André, a cura di Luigi Viva, autorevole studioso di Fabrizio De André, e con ospite Danilo Rea, a 25 anni dalla morte di Faber; We Wonder, dedicato alle più belle canzoni di Stevie Wonder con il classico quartetto di Fabrizio Bosso con ospite speciale Nico Gori, sax e clarinetto; Dear Dexter, quintetto con Piero
Odorici, in memoria del grande Dexter Gordon, leggenda del sax tenore e del bebop, a cento anni dalla nascita; un omaggio a John Coltrane è il tema dei concerti del quartetto guidato da Chico Freeman, storico sassofonista del jazz di Chicago, e dal pianista romano Antonio Faraò, uno dei musicisti italiani più
noti anche all’estero.
Una delle star del festival è Cécile McLorin Salvant, astro
della vocalità, con un pregevole sestetto di cui fanno parte Sullivan Fortner, Marvin Sewell, Alexa Tarantino, Yasushi Nakamura, Keita Ogawa.
Si potranno anche ascoltare Tarantino, Fortner, Nakamura e Ogawa, ovvero il quartetto di Alexa Tarantino sassofonista in grande ascesa.
Enrico Rava torna alla testa di un quintetto, i Fearless
Five, composto da musicisti delle giovani generazioni.
Alessandro Lanzoni e Francesco Cafiso sono oggi tra i
musicisti italiani di punta, ed entrambi godono di un grande credito a livello internazionale. Ray Gelato & The Giants. Con il suo swing ironico che sa d’altri tempi Ray Gelato, cantante e sassofonista, è diventato, edizione dopo edizione, uno dei beniamini del pubblico di Umbria Jazz. Inutile poi presentare la street band toscana dei Funk Off a chi frequenta Umbria Jazz. Nick The Nightfly è un personaggio simpaticissimo e vulcanico che il pubblico di Umbria Jazz conosce bene per le sue dirette (per Radio Monte Carlo) dal
festival in estate e come presentatore, ma anche come performer.
Gli anni formativi nella capitale mondiale del jazz, New
York, ed il profondo legame con la musica classica restano alla base dell’ispirazione di Olivia Trummer. Cantautore e pianista napoletano, Lorenzo Hengeller ha vinto il Premio Carosone 2007.
È proprio Renato Carosone, con Lelio Luttazzi, Gorni Kramer, Fred Buscaglione, fino a Vittorio De Sica, il modello cui sembrarifarsi Hengeller, sia nelle sue canzoni che nella rilettura dei grandi classici del songbook italiano del periodo anni 30 – 60.
Il trio Accordi Disaccordi in undici anni di attività ha
collezionato tour in tutto il mondo, partecipando ai più
importanti festival. Una fotografia in bianco e nero della musica americana delle radici, quando il jazz stava nascendo e le sue forme erano ancora arcaiche: è questa la mission degli Sticky Bones, band italianissima.
Nel nuovo album di Filippo Bianchini e Luca Mannutza, “A tu per tu”, c’è il senso di un incontro musicale. Un incontro che si ripete dal vivo. Bianchini è umbro di origini (è nato proprio a Orvieto) e per formazione (diploma in sassofono al Conservatorio di Perugia) ma musicista internazionale per i lunghi soggiorni all’estero, in particolare in Olanda ed in Belgio. Luca Mannutza, sardo, un diploma al Conservatorio di Cagliari, è tra i pianisti jazz italiani più affermati.
Lovesick: è una divertente band composta da due musicisti bolognesi, Paolo Roberto Pianezza e Francesca Alinovi, entrambi cantanti e polistrumentisti, insieme ad Alessandro Cosentino al violino. Le loro influenze musicali sono profondamente radicate nel country americano, nel rock’n’roll e nello swing anni ’40 e
’50. I cori di musica religiosa sono stati presenti, con
pochissime eccezioni, in ogni edizione di Umbria Jazz Winter, tanto da rappresentare un tratto identitaria del Festival. Quest’anno torna in Umbria il Virginia State Gospel Choir, che ad una imponente presenza scenica (30 elementi sul palco) unisce un altissimo livello musicale. Il Virginia State Gospel Choir è
tra i cori più attivi e rinomati della scena gospel americana. Umbria Jazz Winter offre come di consueto una vetrina di prestigio riservata ai musicisti emergenti. Due le band incluse nel programma. Kaleidoscope Quartet ha vinto il Conad Contest di quest’anno, svoltosi a Perugia durante l’edizione estiva. Berklee/Umbria Jazz Clinics Award Group è la band formata dai migliori allievi dei corsi della rinomata scuola di Boston.