Procura e Corte d’Appello, presentato bilancio sociale congiunto
Trasparenza, condivisione e comunicazione sono tra le caratteristiche e gli obiettivi del nuovo Bilancio sociale redatto dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale di Perugia.
Il documento, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata presso l’Aula Goretti del Palazzo del Capitano del Popolo, è stato elaborato per la prima volta congiuntamente dai due uffici giudiziari.
Quella del Bilancio sociale è un’esperienza già sperimentata autonomamente da entrambi gli uffici negli anni passati, interrotta e poi ripresa dalla Procura Generale lo scorso anno.
Risale al giugno scorso il Protocollo sottoscritto dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale di Perugia per la redazione di un Bilancio sociale comune, un documento che fosse al tempo stesso un momento importante di autoanalisi da parte degli uffici e contemporaneamente una convinta apertura agli stakeholders, ovvero tutti quei soggetti pubblici e privati che direttamente o indirettamente sono interlocutori dell’amministrazione o che sono comunque interessati alla sua azione, nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza che deve caratterizzare il settore pubblico.
La decisione di intraprendere un percorso di condivisione di azioni giudiziarie comuni tra due distinti, ma prospicienti, uffici giudiziari è innovativa, sotto il profilo organizzativo, ed assume una forte valenza simbolica, in quanto è sintomatica di cooperazione, leale collaborazione istituzionale e convinta consapevolezza dei meccanismi organizzativi che implicano il superamento di una concezione meramente autoreferenziale del singolo ufficio giudiziario. Lavorare insieme, pur nelle distinte competenze, è un punto di forza al fine di realizzare quella efficacia ed efficienza che si pone alla base di una Giustizia giusta.
Il nuovo Bilancio sociale si pone quindi come strumento di conoscenza sia dell’attività svolta che del funzionamento del distretto giudiziario umbro, fornendo una precisa fotografia dello stesso.
Il documento si snoda in oltre cento pagine suddivise in undici capitoli che ripercorrono, attraverso dati, tabelle, grafici e approfondimenti, l’anno 2022. Dopo una parte introduttiva, comune a Corte d’Appello e Procura Generale, segue una sezione dedicata all’edilizia giudiziaria con particolare riguardo alla situazione dell’edificio che ospita entrambi gli Uffici, per poi proseguire con le pagine dedicate alla struttura, all’organizzazione, all’attività e al funzionamento degli Uffici.
Vengono, tra gli altri, esaminati i profili dell’impatto sulla Corte d’appello del personale amministrativo dell’Ufficio del Processo, assunto in via temporanea grazie ai fondi del PNRR per smaltire l’arretrato e ridurre i tempi del processo.
Inoltre, si analizzano distintamente, per entrambi gli uffici, le rispettive innovazioni tecnologiche ed i costi di funzionamento
Da sottolineare che tutti gli indicatori illustrati rappresentano dati o elaborazioni di dati, estratti da fonti istituzionali, quali Istat, Infocamere e gli applicativi statistici ministeriali in uso agli Uffici giudiziari, ed elaborati dalle unità addette all’Ufficio trasversale per il Processo della Corte d’Appello (UPP) e dal gruppo di lavoro della Procura Generale a ciò dedicato.
Ogni giorno i magistrati, il personale amministrativo e la polizia giudiziaria sono chiamati non solo a rendere un servizio, ma anche a soddisfare la domanda di giustizia
Dal documento emergono non solo dati numerici, ma l’impegno quotidiano degli uffici, la preferenza per un lavoro in equipe anziché in autonomia, nonché la scelta di prassi dinamiche e adattabili al continuo divenire, piuttosto che prassi rigide e cristallizzate, nonché l’apertura verso le innovazioni tecnologiche e l’informatica, non solo come strumenti organizzativi ma anche come mezzi per una migliore allocazione e valorizzazione delle risorse e professionalità umane. L’innovazione informatica acquista però un valore solo se riesce ad instaurare il dialogo con la collettività, rendendo le istituzioni accessibili e trasparenti, cioè comprensibili.
Da sottolineare che il Bilancio si colloca nel quadro di una già sperimentata collaborazione tra i due Uffici, avviata nel febbraio 2022 con il protocollo per la realizzazione della banca dati di merito per il tramite delle unità UPP addette all’ufficio trasversale, che rappresenta un unicum a livello nazionale, diventato poi modello per la creazione della banca dati nazionale di merito andando a realizzare uno degli obiettivi del PNRR per il sistema giudiziario.
Il Bilancio sociale presentato oggi è stato realizzato a costo zero, senza alcun contributo né economico-finanziario né con personale esterno all’amministrazione, ma grazie alla disponibilità, dedizione e professionalità delle funzionarie dell’Ufficio per il Processo trasversale, costituito presso la Corte di Appello dalle dottoresse Flavia Narducci ed Albina Longo, e del gruppo di lavoro costituito presso la Procura Generale dai due Luogotenenti della Guardia Finanza Teodoro Di Luca e Fabrizio Galletti, che hanno operato in equipe ed in stretta sinergia tra loro e con la collaborazione di tutto il personale amministrativo.
Il Bilancio sarà da oggi on line nei portali istituzionali della Corte d’Appello e della Procura Generale, per una facile e rapida consultazione da parte degli utenti.
Inoltre, in un’ottica di tutela ambientale ed in linea con la informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria la versione del bilancio viene distribuita solo in forma digitale.