Egiziani indagati aggressione S. Feliciano tornano liberi
«Il fermo non può essere convalidato per nessuno dei due indagati La sola circostanza che si sia in presenza di cittadini stranieri non appare sufficiente in assoluto a dimostrare il pericolo di fuga a maggior ragione ove si consideri che si tratta di soggetti che a distanza di nove giorni dai fatti, pur avendo chiara notizia della accusa a loro carico, non hanno posto in essere alcuna condotta che consenta di ravvisare un concreto pericolo di fuga». Questa la motivazione per la quale il gip di Perugia non ha convalidato i fermi dei due egiziani indagati per l’aggressione dei fratelli ristoratori di Magione accoltellati nei giorni scorsi. Che ora tornano liberi. Un terzo uomo è ancora in carcere.
«Dei tre coltelli che le due testimoni hanno dichiarato di aver visto solo uno è stato trovato. Sarebbe opportuno – prosegue – approfondire la condotta dei due ristoratori che, hanno gravi dissapori connessi alla separazione con la donna» (detenuta agli arresti domiciliari, ndr) che ora si è riaccompagnata con uno degli indagati. Secondo il giudice fin qui non sono state svolte indagini approfondite.