Funerali Mimmo: il servizio di UmbriaTV
Aveva sposato il Perugia, cosi raccontava Mimmo Pucciarini in un intervista rilasciata sulla sua storia d’amore con il Grifo
E per l’ultimo saluto, non religioso, doveva andare proprio cosi. Sotto quei gradoni che l’hanno visto protagonista una vita intera, a tirare i cori, spalle al campo, dentro la Curva Nord
Quella Curva Nord che oggi si è riempita per tributargli l’ultimo omaggio, per dirgli grazie e salutarlo per l’ultimo viaggio. Un omaggio da brividi quello che il popolo del calcio perugino ha tributato a Mimmo, scomparso il 1 gennaio dopo una lunga malattia. Il feretro, partito da San Sisto, è arrivato all’esterno del “Curi” intorno alle 15, ma già da un ora l’aria antistante l’impianto di Pian di Massiano si era riempita come succede quando c’è una partita di calcio
Ma questa volta non c’era quell’aria elettrizzante che anticipa una partita di pallone: solo un aria mesta intrisa di tristezza per un epoca del tifo che si chiude con la morte di uno dei padri fondatori della Curva Nord di Pian di Massiano.
Il feretro di Mimmo è arrivato sotto la Curva Nord dove ha varcato quei cancelli che per lui erano come la porta di casa: la partita di Mimmo era starsene spalle al campo, tirare le fila della tifoseria scandendo i cori con il suo megafono. Quello che oggi gli amici ultra in particolare dell’Armata Rossa, fondata nel 1978, hanno deposto sulla bara per l’ultimo saluto
E poi fumogeni striscioni e tanti tanti cori per lui in un ideale passaggio del testimone alle più giovani generazioni. E’ stato un personaggio del popolo Mimmo, il termine “capo” gli era stato assegnato da tutti quelli che ogni domenica appendono striscioni qua e la per l’Italia rappresentanto colori e simboli di un’intera città
Quella città che gli ha voluto dare l’ultimo saluto e un tributo che resterà nella storia del tifo.