Universita’ di Perugia nel team che applica nuovo protocollo PPI-FIT
C’è anche l’Università di Perugia, con uno team del Dipartimento scienze farmaceutiche, tra gli autori di un protocollo innovativo per la scoperta di nuovi potenziali farmaci, messo a punto da una equipe internazionale che vede ricercatori di qualificati atenei come l’Università degli Studi di Trento, l’Istituto Telethon Dulbecco, la Fondazione Telethon e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
PPI-FIT l’acronimo del nome del nuovo metodo, che sta per "Pharmacological Protein Inactivation by Folding Intermediate Targeting" frutto di un lavoro dal forte carattere multidisciplinare, grazie a contributi che vanno dalla fisica teorica all’informatica, alla chimica farmaceutica, dalla biochimica alla biologia cellulare. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato oggi sulla rivista Communications Biology – Nature Publishing Group.
«PPI-FIT è stato applicato per la prima volta nel campo delle patologie neurodegenerative rare che colpiscono l’uomo e altri mammiferi causate dalla conversione conformazionale di una normale proteina, chiamata proteina prionica cellulare, in una forma patogena aggregata, in grado di propagarsi come un agente infettiv. Grazie al metodo PPI-FIT, gli autori hanno identificato una classe di molecole in grado di ridurre i livelli cellulari della proteina prionica e bloccare la replicazione della forma infettiva nelle colture cellulari.