Cdr Rai Umbria denuncia scritte offensive sulla sede di Terni
Scritte offensive sulla porta d’ingresso della sede Rai a Terni sono state denunciate dal comitato di redazione della Tgr Umbria. “L’informazione Rai in generale, e quella della testata giornalistica regionale dell’Umbria in particolare, ha sempre avuto come stella polare il rispetto della Costituzione. Tanto per l’articolo 21, che tutela la libertà di opinione e di espressione di tutti, quanto per l’articolo 11, che ricorda che l’Italia ripudia la guerra. Tutte le guerre”, sottolinea in una nota. “Per questo – afferma il cdr – riteniamo inaccettabili i tentativi in atto da giorni di dare al nostro lavoro una etichetta di parte che non rispecchi l’unico interesse che guida le nostre scelte: raccontare le realtà dei fatti con equilibrio, ascoltare sempre le opinioni di tutti e provare ad approfondire. Lo abbiamo fatto anche in questi mesi, dando voce alle comunità che vivono nella nostra regione e soffrono le drammatiche conseguenze delle guerre in corso. Lo abbiamo fatto scegliendo, sempre, di stare dalla parte delle vittime civili e inermi dell’una e dell’altra parte. Chi oggi ci insulta con scritte infamanti, come successo alla sede territoriale di Terni, o con manifestazioni in cui si mette in dubbio la nostra professionalità o imparzialità lo fa con un furore ideologico che non ci appartiene e non ci apparterrà mai. Allo stesso modo non ci appartengono certe scelte di campo che la dirigenza aziendale ha espresso con la pretesa, sbagliata, di interpretare il pensiero di tutti. Tuttavia ci preoccupano le manifestazioni di intolleranza che in questi giorni hanno riguardato le sedi regionali della Rai, ci preoccupa il rischio di incolumità a cui sono esposti giornalisti e dipendenti di sede che non hanno fatto null’altro che il proprio lavoro, con onestà, equilibrio e competenza”.