Nuova ordinanza: 65 comuni rossi da lunedì. Tutte le misure
Zona rossa al via dal lunedì 8 Febbraio e fino a domenica 21 in 65 comuni dell’Umbria, tutti quelli della provincia di Perugia più 6 comuni della provincia di Terni: Attigliano, Amelia, S. Venanzo, Lugnano in Teverina e Montegabbione. E’ quanto prevede la nuova ordinanza della Regione dell’Umbria, elaborata sulla base di quanto previsto dal Piano Pandemico nazionale in caso di varianti. Ed è proprio in virtù della compresenza delle varianti inglese e brasiliana accertata nella provincia di Perugia e dell’alto indice di contagiosità della regione -Rt all’1.18, il dato più elevato in Italia- che la giunta, con la governatrice Tesei in primis, sentito il Ministero della Salute e sulla base dei dati del CTS e dell’Iss, hanno deciso quanto segue:
sospensione delle attività in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado (chiusi anche asili nido e scuole dell’infanzia); divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalle zone rosse, anche all’interno di uno stesso comune, salvo i casi di comprovate esigenze lavorative, necessità, salute.
E’consentito un solo spostamento al giorno verso una sola abitazione privata ubicata nel medesimo comune; lo spostamento deve avvenire in un arco temporale compreso fra le ore 5,00 e le ore 21,00 ed è consentito solo a due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione (esclusi dal conteggio i figli minori di 14 anni); è sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. E ancora: divieto d’accesso a parchi, giardini pubblici e aree cani; nelle aree pubbliche sono vietati gli assembramenti e deve essere sempre rispettata la distanza di un metro dalle altre persone; possono restare senza mascherina solo i bambini sotto i 6 anni.
L’attività motoria (es. passeggiate) è consentita in prossimità della propria abitazione, sempre con l’obbligo di indossare la mascherina e di restare distanti dalle altre persone almeno un metro.
Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri benessere e centri termali (salvo che per le cure termali che rientrano tra le prestazioni sanitarie).
L’attività sportiva è consentita solo in forma individuale e all’aperto.
Per quanto riguarda bar e ristoranti: l’asporto resta consentito ma resta il divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze del locale, Infine, le attività commerciali al dettaglio sono sospese, tranne che per le attività di vendita di generi alimentari o prima necessità.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali, tranne che le farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari e tabacchi.
In ogni caso, restano sempre aperti tabaccai, edicole, farmacie e parafarmacie.
Per quanto riguarda i servizi alla persona, le attività restano sospese, ad eccezione di:
lavanderie, pompe funebri, barbieri e parrucchieri.