Poker Grifo, Caserta: "Partiti contratti, poi bene". Su Fulignati…
Di seguito le dichiarazioni di Fabio Caserta ai microfoni di Marco Taccucci in collegamento con "Il Calcio in Piazzetta", dopo la vittoria sul Mantova.
"La squadra a mio avviso non ha cominciato benissimo, poi dopo il gol subito abbiamo cominciato a scrollarci di dosso la tensione, dopodiché si è vista un’altra partita, certo con qualche errore, ma quando provi a giocare è fisiologico che ci sia qualche errore. L’importante è essere convinti di quello che si fa e alla fine è venuta fuori la determinazione di portarla a casa".
"Il mio pensiero sui sistemi di gioco lo sapete. Il modulo è relativo. Anche a quattro a volte costruiamo a tre. Credo che i problemi della prima parte della stagione non fossero dovuti al modulo quanto piuttosto alle scorie della passata e a una preparazione fatta a singhiozzo. In realtà col modulo a tre mi stavo pugnalando da solo perché questa è una squadra nata per essere propositiva, per questo dopo le vacanze di Natale mi sono deciso a tornare a quattro. Voglio ringraziare i ragazzi perché da tutti loro ho avuto massima disponibilità".
"Io non chiedo al portiere di mettersi a fare i dribbling, gli chiedo solo di muovere la palla per attirare il pressing in modo da impostare in superiorità numerica e portare alti i terzini, disattivando la pressione degli avversari. Ovvio che poi se perdiamo la palla siamo scoperti, ma è un rischio che ci possiamo prendere".
"Quando gli altri vincono e sei costretto a vincere sei un po’ condizionato, anche se non vuoi pensarci, inconsiamente è così. Per questo credo fossero un po’ contratti".