Santopadre-Sciurpa, discorso “riaperto”

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E’ il primo vero punto di contatto nella trattativa avviata prima dell’inizio dei play off quando il presidente Santopadre e Claudio Sciurpa si incontrarono a Pian di Massiano.

Una disponibilità di massima a riparlarne  più avanti, quando dallo studio Chiomenti sarà completato il lavoro della “due diligence” avviata qualche giorno fa e interrotta.

Questa in sintesi la posizione del Perugia e di Santopadre all’ultima Pec inviata da Sciurpa solo sabato scorso che andava a completare il documento scritto qualche giorno prima in cui è stata aggiunta solo l’offerta di partenza, quei sei milioni e mezzo tutto compreso da rivedere al rialzo al termine dei controlli contabili necessrai quando c’è un cambio di propietà.

Un documento accurato quello scritto dagli acquirenti, non vincolante, ma comunque esaustivo su alcuni punti: sulla fornitura del materiale sportivo, che verrebbe garantito alle aziende di Santopadre per tre anni per maschile, femminile, settore giovanile e academy, che resterebbe però nella gestione del Perugia. Al presidente sarebbe garantita anche l’eventuale richiesta risarcitoria che alcuni club tra i quali il Perugia hanno avanzato  in una sorta di class action ad Infront, l’azienda  che gestisci i diritti di alcuni campionati.

Santopadre chiede anche chiarezza sulla provenienza dei fondi che servirebbero ad acquistare il Grifo , ma dall’altra parte c’è tranquillità sul fatto che tutto sarà adempiuto con la massima trasparenza.

La “diligece” servirà anche a capire lo stato patrimoniale del club e dare una valutazione economica alla rosa del Grifo. I tempi: se tutto filerà liscio un paio di settimane, al massimo tre.