Efficientamento energetico e fotovoltaico per la PA: due bandi da 9mln

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Il servizio sulla conferenza stampa

Di seguito il comunicato:

 Con l’Azione 2.1.2 “Sostegno all’efficientamento energetico negli edifici, strutture e impianti pubblici (compresa l’edilizia residenziale)” sono stati finanziati 19 interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici – in prevalenza scuole, municipi, palazzetti dello sport – compresi nella graduatoria di quelli immediatamente cantierabili ammissibili a finanziamento, per un ammontare di 8,875 milioni di euro, 2 milioni dei quali di risorse regionali; a carico dei beneficiari prevista una partecipazione finanziaria del 18% del contributo. Gli interventi, che interessano il sistema edificio – impianto, riguardano principalmente l’isolamento termico dell’involucro edilizio (es. cappotto termico, sostituzione infissi, schermature solari, isolamento coperture), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, l’installazione di impianti solari termici e/o fotovoltaici.

 Con l’Azione 2.2.2 “Sostegno pubblico alle energie rinnovabili”, la Giunta regionale ha disposto l’attivazione di un bando per il finanziamento di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo realizzati su edifici pubblici a uso pubblico (anche a sostegno delle Comunità Energetiche Rinnovabili) che sarà pubblicato domani, mercoledì 24 luglio, sul BUR (Bollettino Ufficiale della Regione). Un sostegno all’introduzione di energie rinnovabili attraverso incentivi rivolti alla Pubblica Amministrazione (amministrazioni comunali e provinciali, Ater-Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile solare, garantendo la corretta integrazione con l’ambiente e che costituiscano un’occasione di sviluppo per le comunità che vivono nei territori più svantaggiati. La dotazione complessiva è di 8,825 milioni di euro quali risorse comunitarie, con partecipazione finanziaria del 18% a carico dei beneficiari.

 Relativamente all’attuazione dell’Azione 2.6.2 “Sostegno all’economia circolare pubblica”, con una dotazione di 13,5 milioni di euro, la Giunta regionale ha approvato i criteri di valutazione tecnico-economica per la predisposizione di un Programma di interesse regionale, con modalità di individuazione diretta a regia regionale, previa rilevazione del parco progetti e/o delle proposte di investimento attivabili che effettuerà l’Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico (AURI) e che è già in corso.

 Sono previste due distinte tipologie di interventi ammissibili, quali:

–    realizzazione e potenziamento di infrastrutture pubbliche per la gestione, raccolta, riuso e riciclo di rifiuti e scarti da lavorazione nonché di impianti dedicati all’ottimizzazione della raccolta differenziata sia in termini qualitativi, per il recupero delle materie seconde, che quantitativi, per la riduzione dei conferimenti in discarica;

–    ammodernamento, riconversione e realizzazione di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti urbani, prediligendo quelli che convertano nella misura non inferiore al 50%, in peso, dei rifiuti non pericolosi sottoposti a raccolta differenziata in materie prime secondarie. Particolare attenzione deve essere dedicata agli investimenti volti al trattamento e recupero della carta, dei tessili e delle materie plastiche. Verranno individuati gli interventi che garantiranno un significativo incremento della percentuale di recupero, rispetto allo stato attuale, mediante sistemi tecnologici che consentono la selezione e il raggruppamento per materiali omogenei (plastiche poliolefiniche, PET, carta, cartone, tessili per materia e così via).

 Nel corso dell’incontro è stato fatto anche un focus sulla programmazione comunitaria 2014-2020 appena conclusa, per quanto riguarda l’Azione 4.2.1. “Energia Sostenibile – Smart Building” dedicata all’efficientamento energetico del patrimonio pubblico, che può vantare “ottimi risultati energetici ed ambientali”.

 Sono stati realizzati interventi di efficientamento di 125 edifici pubblici (di cui 32 di edilizia residenziale pubblica); 219 le diagnosi energetiche effettuate. Le spese attestate superano i 24 milioni e 575mila euro. I benefici energetico–ambientali calcolati in una riduzione dei consumi energetici pari a 21 GWh/anno, corrispondenti a 15.575 Barili Equivalenti di Petrolio, e a una riduzione delle emissioni climalteranti di 8.000 ton/anno, corrispondenti a 320.000 alberi equivalenti.

 Inoltre, in attuazione dell’Accordo Stato-Regioni sottoscritto il 15 ottobre 2018 al fine di mettere in atto azioni di accelerazione degli investimenti nel quinquennio 2019-2023 quale forte impulso per lo sviluppo e la crescita del territorio, la Regione Umbria ha destinato risorse proprie per complessivi 9,850 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro per l’edilizia residenziale pubblica. Sono stati 45 gli ulteriori edifici pubblici efficientati e 21 quelli di edilizia residenziale pubblica, con una spesa di 9,850 milioni di euro, con una riduzione dei consumi energetici di 4,4 GWh/anno (corrispondenti a 3.142 Barili Equivalenti di Petrolio) e delle emissioni climalteranti pari a 1.270 ton/anno di emissioni evitate di CO2eq (50.000 alberi equivalenti).

 Complessivamente, a valere sulle risorse FESR 2014–2020 e su quelle rese disponibili dall’Accordo Stato–Regioni, la Regione Umbria ha finanziato 191 interventi di efficientamento energetico (di cui 53 su edilizia residenziale pubblica) che consentono il raggiungimento di significativi benefici energetico–ambientali: una riduzione dei consumi di energia di 22,82 GWh/anno e 8.770 tonnellate/anno di emissioni di CO2 evitate.