Carceri, l’Associazione Coscioni diffida le Usl: “Garantire Salute”
L’Associazione Luca Coscioni ha emesso una diffida contro le due Usl dell’Umbria, denunciando la «violazione strutturale del diritto alla salute» dei detenuti nelle quattro carceri della regione. Con un sovraffollamento del 119% e condizioni sanitarie precarie, l’iniziativa si inserisce in una più ampia azione che ha coinvolto 102 aziende sanitarie italiane.
In Umbria, anche il Garante dei detenuti, il professor Giuseppe Caforio, aveva recentemente depositato un esposto alla Procura di Perugia dopo un sopralluogo al carcere di Capanne. L’Associazione Coscioni, attraverso gli avvocati Francesco Di Paola, Simona Giannetti e Silvia Sole Savino, con il coordinamento di Filomena Gallo e Marco Perduca, ha chiesto alle Usl di «procedere a sopralluoghi nelle strutture penitenziarie» e intervenire qualora le condizioni sanitarie non rispettino le norme.
Filomena Gallo e Marco Cappato, critici verso il recente decreto Nordio sulle carceri, hanno sottolineato l’assenza di misure adeguate per affrontare la gravità della situazione. Qualora le diffide non vengano ascoltate, l’associazione è pronta a coinvolgere nuovamente le autorità competenti per garantire il diritto alla salute dei detenuti.