Esame “farsa”, Suarez sarà sentito il 20/12. Salta Agnelli
Saltata per una questione procedurale, un difetto di notifica, la prevista testimonianza dell’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli nel processo davanti al tribunale di Perugia per quello che stato considerato l’esame “farsa” per la conoscenza dell’italiano sostenuto da Luis Suarez all’Università per Stranieri del capoluogo umbro nel settembre del 2020.
In aula invece l’ex direttore sportivo bianconero Federico Cherubini. I due sono stati indicati come testimoni dai pubblici ministeri. Il processo vede imputati i vertici dell’Università per stranieri all’epoca dei fatti. Tra loro la ex rettrice Giuliana Grego Bolli.
Agnelli venne già sentito dalla Procura di Perugia durante le indagini. Sostenne che Suarez si propose alla Juventus “con un sms” e di averlo appreso dal suo vice Pavel Nedved. Andrea Agnelli spiegò anche di avere saputo “dai giornali” dell’esame per la conoscenza dell’italiano sostenuto a Perugia.
Intanto, è stata fissata la data per la testimonianza di Luis Suarez, che il 20 dicembre prossimo sarà in videoconferenza, nell’ambito del process. Lo ha deciso il collegio al termine dell’udienza di giovedì mattina.
Suarez – lo ricordiamo – è testimone comune ad accusa e difese. Attualmente vive negli Stati Uniti dove gioca con l’Inter Miami. Per la sua deposizione sarà avviata una procedura di rogatoria internazionale che permetterà di ascoltarlo come testimone.
In quel 2020 Suarez era stato a lungo obiettivo di mercato della Juventus quando ancora militava con il Barcellona. Secondo l’accusa, la certificazione della conoscenza dell’italiano, di livello B1, era un documento necessario a Suarez per acquisire la cittadinanza e quindi “essere ingaggiato dalla Juventus con la quale era in corso una trattativa”.
E per questo sarebbe stata istituita una sessione d’esame apposita. Della quale – sempre in base alla versione accusatoria – conosceva in anticipo i contenuti.Il campione uruguagio, che di recente ha dato il suo addio alla nazionale, è stato già stato sentito in video-conferenza dai pm del capoluogo umbro nel corso delle indagini, sempre come testimone.