Il “Trovatello”: viaggio nella storia di Claudio Camaleonti
Dopo anni di ricerche, Claudio Camaleonti ha finalmente risolto il mistero del suo singolare cognome, scoprendo una storia che affonda le radici nel lontano 1878. Il suo bisnonno, Marcello Camaleonti, era stato abbandonato appena nato dalla madre nella ruota degli esposti di Città di Castello, un gesto carico di significato che oggi acquista nuova luce.
Originario di Umbertide e ora residente in Lombardia, Claudio ha dedicato il suo tempo a esplorare archivi, biblioteche e musei per ricostruire la storia della sua famiglia. La scoperta di Marcello, il capostipite della sua linea genealogica, ha portato alla pubblicazione del libro “Qui è cominciata la mia vita”, in cui racconta la vita del bisnonno, un soldato decorato durante la Prima Guerra Mondiale, ma anche il dramma del suo abbandono.
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La ruota degli esposti, dove fu trovato Marcello, rappresentava un’opzione per le madri in difficoltà, e sulla sua storia è impressa una commovente testimonianza. Al momento dell’abbandono, il neonato portava con sé la metà di una medaglia di ottone, simbolo del desiderio di identificazione da parte della madre. Claudio ed il suo cugino Enrico, che hanno condiviso la ricerca, riflettono con commozione su quel gesto, reinterpretandolo non come un abbandono, ma come un atto estremo d’amore.
La storia di Marcello, custodita negli antichi registri del comune, si intreccia con un periodo storico segnato da infanticidi e abbandoni, ma anche con la ricerca di un’identità e la valorizzazione di una memoria che si intreccia con la storia di quei tempi tanto che il nome Camaleonti non fu scelto a caso