Restituita con cerimonia solenne la “Madonna del Melograno”
Una mattinata all’insegna del bentornato. Anzi della bentornata. Dopo 45 anni, la Sala dell’Arengo del museo civico di Palazzo dei Consoli ha salutato la riconsegna da parte dei Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale della “Madonna del melograno”, il dipinto tempera su tavola, datato seconda metà del XV sec., raffigurante “Madonna con Bambino e San Giovannino”, rubanata la notte del 18 marzo 1979 con un’azione a suo modo spettacolare e che fece notizia a livello nazionale. La solennità dell’evento era testimoniata dal parterre istituzionale presente a Palazzo dei Consoli, dal sindaco di Gubbio Fiorucci, al Vescovo Paolucci Bedini, dal comandante del Gruppo Carabinieri TPC di Monza Giuseppe Marseglia – che coordinava le operazioni nelle regioni del centro nord – ai responsabili dei nuclei dell’Arma di Bologna e Perugia.
L’opera, attribuita al pseudo Pier Francesco Fiorentino, è stata ritrovata in un magazzino sotterraneo nella città di Imola per poi essere rinvenuta durante uno sgombero su di una mensola e successivamente ceduta – qualche giorno prima del sequestro operato dai Carabinieri TPC – al possessore ritenuto in buona fede. IL tutto a conclusione di una accurata attività di indagine sviluppata dai Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna . Era dal marzo del 1979, da quando cioè ignoti malfattori si introdussero all’interno della Pinacoteca comunale di Gubbio per rubare il dipinto e darsi alla fuga con l’aiuto di una corda da alpinista, calandosi per circa trenta metri da una delle finestre più alte del palazzo – che gli inquirenti erano alla ricerca di questa opera il cui valore artistico per i colori, il disegno e l’espressione dei volti è considerato di inestimabile rilievo. L’effige fotografica dell’opera asportata era stata inserita all’epoca del furto nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC e nel Bollettino delle ricerche delle opere d’arte trafugate n. 9 anno 1982, e, proprio dai preliminari accertamenti condotti, i Carabinieri TPC potevano rilevare che la foto del bene culturale presentava notevoli analogie con quella trafugata nel 1979 dalla Pinacoteca di Gubbio. Una volta accertata scientificamente la corrispondenza tra il manufatto ritrovato e l’opera rubata, il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, che ha coordinato e diretto le attività investigative, disponeva la riconsegna della pregevole tavola quattrocentesca al Museo civico del Comune di Gubbio (PG), proprietario dell’opera. Attesa da 45 anni. Per questo vissuta come un ritorno insperato e ancora più prezioso dall’intera comunità eugubina.