Detenuto dà fuoco a una cella, 4 agenti intossicati
Dopo Terni, si incendia anche il carcere di Capanne, a Perugia. “Nella serata di ieri – informa una nota del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria – un detenuto italo brasiliano ha incendiato due materassi ed altri suppellettili all’interno della propria cella nella sezione 3B del Reparto circondariale”.
“Grazie all’intervento degli agenti presenti sul posto e successivamente grazie anche ai colleghi richiamati da casa e prontamente giunti in istituto per dare supporto ai poliziotti in servizio, si è scongiurato il peggio. Si è provveduto ad evacuare tutta la sezione, in quanto il fumo sprigionato non permetteva di respirare. Inoltre, una volta spento l’incendio il detenuto che aveva dato fuoco è stato trasportato al nosocomio cittadino per controlli e successivamente ricoverato. Ben quattro agenti che avevano inalato molto fumo sono stati prima soccorsi e subito dopo inviati in ospedale e successivamente dimessi con prognosi varie”.
“Trovo profondamente ipocrita e vergognoso che vi sia chi sfrutti il dramma delle carceri per chiedere indulti o amnistie utili a fronteggiare il sovraffollamento dei penitenziari – dichiara Fabrizio Bonino del Sappe – ci manca solo che diamo un premio ai violenti che incendiano le carceri e creano situazioni di vero pericolo per se stessi e per tutti gli altri”.
Solidarietà alla Polizia Penitenziaria di Perugia e dell’Umbria arriva anche da Donato Capece, segretario generale.
Dell’emergenza carceri ha parlato anche la premier Meloni nella conferenza stampa di inizio anno: un tema che abbiamo affrontato anche con il sottosegretario Prisco, intervenuto in collegamento all’interno della puntata de L’Aperitivo di oggi.