Caso Prospero, il Codacons: “Servono leggi contro jungla social”

“I tragici risvolti sul caso del suicidio di Andrea Prospero evidenziano ancora una volta come web e social network siano ormai una giungla del tutto fuori controllo, dove è possibile commettere reati anche gravi con una leggerezza inaudita”.
Lo afferma il Codacons, che sottolinea l’esigenza di regole severe e nuove norme specifiche per contrastare gli illeciti commessi nel mondo virtuale.
“Si moltiplicano purtroppo in Italia i casi di soggetti spinti da terzi ad atti di autolesionismo o a veri e propri suicidi attraverso chat e piattaforme social – si legge in una nota – un fenomeno in costante crescita che non può essere arginato con le leggi attualmente in vigore, inadeguate ad affrontare in modo corretto i nuovi inquietanti scenari offerti da web e social network”.
“Riteniamo più che mai urgente stabilire regole severe contro cyberbullismo e incitazione all’odio sulle varie piattaforme e studiare reati specifici che prevedano pene pesanti per chi induce altri al suicidio ricorrendo alla violenza sui social o all’incitamento online”, conclude il Codacons.