Caso Prospero, trovata altra ricetta falsa per medicinali proibiti

Dalle indagini sulla morte di Andrea Prospero, spunta un’altra ricetta falsa per l’acquisto di farmaci da trafficare poi online.
A inviarla, un utente che nella chat Telegram si fa chiamare “Chef” e che ha venduto i farmaci a Prospero.
Lo rivela la trasmissione “Chi l’ha visto”, in onda ieri sera.
La ricetta riporta la firma di un medico della provincia di Varese, ma gli altri dati non combaciano, rafforzando l’ipotesi investigativa della Procura di Perugia di un vero e proprio traffico organizzato di ricetta fasulle per l’acquisto di farmaci da rivendere nel mercato web.
Il medico sarebbe quindi parte lesa: solo il nome e il cognome del medico erano giusti, cellulare, codice regionale e firma erano palesemente contraffatti.
La Procura di Perugia ha svolto accertamenti tra queste ricette e quella, sempre falsa, con i dati di una dottoressa abruzzese in pensione, utilizzata per acquistare i medicinali da parte di Andrea Prospero, e sono emerse diverse affinità nella falsificazione, rafforzando l’idea del giro di acquisto illecito di farmaci ad alto potenziale.
Intanto, passando alla parte giudiziaria, emerge che il 18enne accusato di istigazione al suicidio avrebbe rinunciato al riesame contro la misura cautelare degli arresti domiciliari.