Cia, confronto fra Tesei e Proietti: i temi affrontati
Confronto fra candidati questa mattina nella sede regionale della Cia – Confederazione Italiana Agricoltori – davanti a una platea di addetti ai lavori.
Presenti Donatella Tesei e Stefania Proietti, a cui sono state rivolte domande su Semplificazione, Sostenibilità e risorse per l’agricoltura, Risorse idriche, Supporto alle aree interne e prevenzione dello spopolamento, Fauna selvatica e danni alle coltivazioni.
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Ecco le domande.
1. Semplificazione.
Strumenti di supporto come il CSR sono ormai caratterizzati da un livello esagerato di burocrazia. Questo di fatto ha aumentato il divario tra aziende che riescono a gestire la cosa e quelle più piccole che faticano a entrare nelle logiche macchinose dei bandi. Cosa intendete fare sulla semplificazione e sull’efficienza della macchina amministrativa?
2. Sostenibilità e risorse per l’agricoltura.
Come pensare di affrontare la crescente scarsità di risorse idriche in Umbria, considerato l’aumento della frequenza di eventi estremi come siccità e alluvioni? Quali misure specifiche vorreste introdurre per sostenere gli agricoltori nella gestione delle risorse idriche, anche attraverso il riutilizzo delle acque reflue o lo sviluppo di bacini idrici sostenibili?
3. Supporto alle aree interne e prevenzione dello spopolamento.
L’Umbria soffre da tempo del fenomeno dello spopolamento nelle aree rurali. Quali iniziative proporre per incentivare i giovani a rimanere o tornare a vivere e lavorare nelle zone interne della regione? Pensate che il turismo e l’agricoltura possano contribuire a questo obiettivo, e se sì, in che modo?
4. Fauna selvatica e danni alle coltivazioni.
La proliferazione incontrollata di alcune specie selvatiche come i cinghiali rappresenta un problema per le coltivazioni umbre, con danni significativi per gli agricoltori. Quali azioni concrete proporre per affrontare questa problematica e garantire un giusto equilibrio tra tutela della fauna e protezione delle attività agricole?
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Nel corso della prossima puntata di IN UMBRIA – il presidente Cia Umbria, Matteo Bartolini, esporrà le richieste della confederazione al prossimo presidente della giunta regionale.
Ai candidati è stato consegnato un documento con idee di programma per l’agricoltura dell’Umbria di domani.
Qual è, dunque, il progetto di Cia per l’Umbria di domani?
“Un nuovo modello che attraverso modalità diverse di economia – dice Bartolini – penso all’economia civile, possa non solamente pensare al ritorno economico, ma anche tenere conto di coloro che sono più in difficoltà, anche intesa nei confronti del piccolo amministratore che si vede lo spopolamento delle botteghe del centro storico nelle aree interne o dell’artigiano che viene schiacciato all’interno di questo meccanismo globale. Un processo importante e non facile, ma siamo consapevoli che, di fronte ai dati che abbiamo sotto gli occhi, stiamo vivendo un lento cammino di agonia del nostro settore che non facilità il ricambio generazionale. Senza il nostro cibo, frutto dell’agricoltore che quotidianamente va nel campo a produrre la materia prima, tre volte al giorno aprireste il vostro frigo per trovarlo vuoto o comunque senza prodotti non umbri”.
Tra le priorità inserite nel documento di Cia Umbria c’è la questione dell’acqua di fronte ad eventi estremi come siccità o alluvioni e la necessità di riprogrammare una nuova metodologia di gestione sfruttando, ad esempio, cultivar più resistenti al cambiamento climatico.
Sul tema delle aree interne sono necessarie azioni sia dagli agricoltori ma anche dalle istituzioni. Infrastrutture, scuole, asili, banda larga, collaborazioni con aziende agricole la dove mancano questi servizi. Penso ad agriasilo, già sperimentato all’estero, che dimostrano un diverso impatto nell’educazione e crescita del ragazzo. Un sostegno al ripopolamento magari con l’accesso al credito e liquidità e preveder delle Zes, zone economiche speciali, che prevedono la dove ci sono delle difficoltò, come le aree interne, una differente tassazione.