Auri, sospesa delibera sul termovalorizzatore

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La riunione, convocata appena tre giorni fa, sulla sospensione dell’avviso pubblico per la sollecitazione di proposte a iniziativa privata per la realizzazione del termovalorizzatore, doveva tenersi in presenza, ma visto lo scarso preavviso e vista l’indisponibilità di molti dei sindaci coinvolti, si è decisa di farla in videoconferenza.

Il consiglio direttivo dell’autorità regionale sui rifiuti e l’idrico è composto dai sindaci di Spoleto, Orvieto, Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Marsciano, Magione e Stroncone.

Una maggioranza di centrosinistra, che di fatto ha recepito le indicazioni fatte in campagna elettorale dalla neo presidente della giunta regionale Stefania Proietti, che non vuole il termovalizzatore.

Una questione di cautela. “Gli operatori economici devono essere informati che c’è un cambio di amministrazione con cambio di indirizzo politico”. Da qui la sospensione che – ci fa sapere il presidente Sisti – non è un annullamento.

In ogni caso, la decisione ha già innescato polemiche.

Dopo il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, che abbiamo avuto in collegamento, si è espressa in merito anche Eleonora Pace, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, che ha denunciato – come già fatto dalla prima cittadina orvietana – l’ampliamento delle discariche.

Anche la Pace, presidente uscente dell’assemblea regionale, ha sottolineato come questa decisione sia arrivata addirittura prima della proclamazione degli eletti e dell’insediamento del nuovo governo e in contrapposizione con il Piano Regionale di Gestione integrata dei Rifiuti, adottato dalla giunta Tesei.

A stretto giro la risposta di Luca simonetti, del Movimento Cinque Stelle, che rimpalla al mittente le accuse, affermando che l’unico ampliamento delle discariche umbre sarebbe stato fatto proprio dal governo regionale uscente, con interventi a Le Crete, sito caro alla Tardani, ma anche a Belladanza e Borgogiglione per 1 milione di metri cubi.

Resta da capire cosa succederà adesso, non solo in sede Auri, ma soprattutto a Palazzo Donini.

Primo passo la nomina di un assessore all’ambiente, quindi l’intervento sul piano regionale dei rifiuti, con l’indicazione delle misure alternative al termovalorizzatore.

COMUNICATO STAMPA AURI

Il Consiglio Direttivo di AURI convocato per il giorno venerdì 29 novembre 2024 alle ore 16,00 ha deliberato a maggioranza (con il voto favorevole dei comuni di Spoleto, Città di Castello, Magione, Marsciano e Perugia e quello contrario di Orvieto, Terni e Stroncone) la sospensione del procedimento relativo all’individuazione di un concessionario per la progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di trattamento e recupero energetico, previsto dal Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti della Regione Umbria mediante proposte a iniziativa privata, ai sensi degli artt. 193 e ss. del d.lgs. 36/2023 e ss.mm.ii. avviato con deliberazione del Consiglio Direttivo di AURI n. 1 del 31 gennaio 2024.

La sospensione è stata deliberata a seguito delle valutazioni contenute in una relazione del RUP che ha delineato profili di criticità riguardanti l’esigenza di operare in un contesto tecnico giuridico stabile e adatto ad una corretta sollecitazione del mercato così come disciplinata nel Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti.

La sospensione non pregiudica la riattivazione del procedimento in una fase successiva, riattivazione che potrà essere deliberata una volta definiti gli aspetti critici che attualmente caratterizzano il procedimento.