Protocollo per l’acqua dal Montedoglio: c’è la bozza, ora la firma

Comincerà con ogni probabilità a novembre l’immissione di acqua da Montedoglio al Trasimeno.
Intanto, nei prossimi giorni, dovrebbe essere firmato il protocollo d’intesa, passato mercoledì scorso in giunta regionale.
Si attende solo la data ufficiale per ratificare l’accordo fra le Regioni Umbria e Toscana, insieme alle Autorità di bacino dell’Appennino settentrionale e centrale e al commissario straordinario per la scarsità idrica, Nicola dell’Acqua.
L’accordo definisce criteri precisi per il riparto e l’utilizzo delle acque contenute nell’invaso.
L’obiettivo è duplice: contribuire a ristabilire l’equilibrio idrico del Trasimeno e migliorare le sue condizioni ambientali.
La prima fase sarà sperimentale e soggetta a un costante monitoraggio.
Oggi i fabbisogni medi annui sono stimati in 27,5 milioni di metri cubi ma le Regioni si impegnano anche ad aggiornare costantemente le stime.
In caso di deficit, le due Regioni, in coordinamento con gli Osservatori distrettuali delle risorse idriche, potranno limitare i prelievi, riducendo le dotazioni anche a concessionari e gestori.
Dal punto di vista economico, le tariffe per l’utilizzo dell’acqua sono differenziate: per l’uso potabile, saranno stabilite dall’Autorità idrica toscana, previo nulla osta dell’Umbria, mentre per l’irrigazione, quota parte che già arriva in Umbria, saranno definite dall’ente concessionario Eaut. Lo sfioro, le eccedenze, finiranno nel lago a partire dal prossimo autunno, quando saranno completate le ultime infrastrutture necessarie.