Voto Cruciale del Parlamento Europeo sugli imballaggi in plastica
Un voto che era atteso da mesi e che ha posto un argine alla deriva ideologica sul futuro della gestione delle materie plastiche nel suolo europeo. Il parlamento dell’Unione ha votato negli scranni di Strasburgo il dossier sugli imballaggi, trovando un punto di equilibrio tra riciclo e riuso e facendo venire meno le regole basate esclusivamente su ideologie ultra ambientaliste che puntavano a chiudere l’esperienza del riciclo – su cui l’Italia è all’avanguardia e ha costruito negli anni una filiera importante – puntando esclusivamente sulle politiche di riuso, la cui applicazione avrebbe rischiato di mettere in ginocchio interi settori produttivi.
Il dossier è stato votato con 426 voti favorevoli, 125 contrari e 74 astenuti, inizialmente puntava ad imporre l’eliminazione o il riutilizzo di molti imballaggi, fattore particolarmente negativo per l’Italia che presenta ottimi livelli di raccolta differenziata rispetto al quadro generale europeo.
Attraverso l’importante lavoro svolto dal Gruppo PPE in Parlamento europeo il regolamento è stato revisionato in maniera sostanziale. Il riuso può portare effetti positivi solo in determinate condizioni. Realtà virtuose nel riciclo, come quelle attualmente presenti nel nostro paese, potranno continuare, su questa strada.
FRANCESCA PEPPUCCI – parlamentare PPE – FI (integrale da SERVIZI DA FARE)
Resteranno quindi sul mercato la maggior parte degli imballaggi monouso. Salvi i monouso dei fast-food, senza obbligare così le persone a bere nei bicchieri lavati decine di volte con enorme spreco di acqua ed energia. Nel supermercato frutta e verdura, a prescindere dal peso, saranno vendute in buste e confezioni monouso in grado di conservare freschezza e sicurezza alimentare. Le bottiglie di vino, spumante e olio non dovranno essere riutilizzate e i produttori non dovranno riappropriarsi delle bottiglie (anche quelle presenti fuori dal proprio paese) per poterle rimettere sul mercato. Salve anche le bustine monouso di sale, pepe e salse, oltre agli imballaggi monouso per cibi e bevande.
“Abbiamo tutelato il nostro paese, interi comparti produttivi e l’occupazione di migliaia di addetti – ha concluso nel suo intervento a Strasburgo l’europarlamentare umbra Francesca Peppucci – Ora la fase di colloqui multilaterali sarà fondamentale per sciogliere gli ultimi nodi ancora in sospeso.
L’auspicio è che su questo e altri fronti il buon senso possa condurre a trovare punti di equilibrio tra la salvaguardia di filiere produttive e la tutela ambientale, senza dare spazio a radicalismi.