Canonizzazione S.Ubaldo, rinnovate celebrazioni e feste

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Una basilica gremita in ogni sua parte ha partecipato domenica scorsa alla celebrazione della canonizzazione di Sant’Ubaldo, l’appuntamento che ricorda la bolla pontificia con cui il 5 marzo 1192 Papa Celestino III elevò a santità il vescovo di Gubbio con la celebre definizione con cui esortava gli eugubini a celebrare il Patrono hilariter, gioiosamente.
E come tradizione in questa data, al termine della liturgia in Basilica, officiata dal 60,mo successore di S.Ubaldo, il Vescovo Paolucci Bedini, si rinnova la consegna delle pergamene ai Capitani e capodieci della Festa dei Ceri del prossimo 15 maggio. Nel contesto della cerimonia,
In questo contesto, ai piedi dell’urna che custodisce il corpo incorrotto del Patrono, si è svolta l’investitura del Capodieci di Sant’Ubaldo Corrado Fumanti con il simbolico passaggio del testimone con il Capodieci 2022 Alessandro Nicchi.
La mattinata si era aperta con la processione che, guidata dal vescovo Luciano Paolucci Bedini, è uscita dalla cattedrale per salire a piedi lungo gli stradoni del Monte Ingino.
In basilica, i volti delle istituzioni e delle componenti ceraiole , dal sindaco Filippo Stirati al presidente dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci, quello del Maggio Eugubino Marco Cancellotti , i presidenti delle Famiglie ceraiole.
A seguire il consueto pranzo festoso dei ceraioli di Sant’Ubaldo alle sale degli Arconi dove la Famiglia dei Santubaldari ha consegnato gli attestati di benemerenza e investito i capodieci del cero mezzano Marco Fondacci che ha ricevuto il testimone da Tommaso Piccotti capodieci 2022 ed Emanuele Coldagelli che prede il posto di Nicolas Urbani.