I Ceri di nuovo in città in un clima di grande entusiasmo
Come tradizione si è entrati nel vivo dello spirito della Festa dei Ceri, che domenica mattina hanno lasciato la Basilica di Sant’Ubaldo per far ritorno nella città dove, come ogni anno, li attende la Festa del 15 maggio. Dopo le prime birate nel chiostro ha preso avvio la discesa lungo gli stradoni del Monte Ingino. Arrivo in città della sfilata, aperta da tamburini e banda Musicale Città di Gubbio, intorno alle 10.30. Infine ancora tre birate in Piazza Grande e l’ingresso nel Palazzo dei Consoli in attesa del 15 maggio.
Uno squillo di tromba, a conclusione della celebrazione eucaristica nella Basilica del Patrono, e i Ceri hanno ripresa vita, dondolanti e pronti a tornare sulle spalle dei ceraioli. La prima domenica di maggio come tradizione ha segnato il ritorno in città delle tre architetture lignee, a pochi giorni dal 15 maggio. E’ stata la santa messa alla Basilica officiata dal cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini, ad aprire la domenica di festa ed entusiasmo, e il coro O lume della fede ha preceduto la mossa, lo scavjamento dei Ceri dai basamenti su cui giacciono per il resto dell’anno. Tre birate all’interno della chiesa e poi all’esterno del chiostro, in mezzo ad una folla che già ha messo alle spalle distanziamenti e raccomandazioni. Lontani anni luce i momenti di rinuncia a queste emozioni. Euforia anche attorno ai Capitani della festa 2023, Luca Cecchetti e Roberto Pierotti e ai Capodieci Corrado Fumanti di Sant’Ubaldo, Euro Bellucci di San Giorgio e Riccardo Martiri di Sant’Antonio. La discesa con i bambini in divisa che sormontano i ceri, e il festante ritorno in città, aperto dalla banda comunale di Gubbio, si è concluso ancora con tre birate a Piazza Grande e il saluto finale alla Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli dove fino alle 11 del 15 maggio i Ceri sosteranno