Pasqua, tornano i riti del Venerdì Santo
La grande tradizione della spiritualità e del fervore sacro ha ripreso anche in Umbria il suo cammino. Dopo due anni di stop causati dalla pandemia, sono tornati i riti del Venerdì Santo che da sempre segnano l’avvio delle celebrazioni religiose di Pasqua, con processioni del Cristo Morto, Vie Crucis e rievocazioni che hanno toccato tutto il territorio regionale.
E tra le più celebri e antiche manifestazioni dedicate alla Passione, molto attesa è stata quella di Gubbio, dove i residenti, ma anche tanti turisti hanno assistito alla Processione del Cristo Morto partita alle 19,30 dalla chiesa di Santa Croce della Foce, che si è snodata per le vie della città anticipata dal coro del Miserere, con i due gruppi del Signore e della Madonna, e accompagnata dalla storica accensione dei fuochi.
Particolarmente partecipata è stata anche la processione di Terni, presieduta dal vescovo Francesco Soddu, che ha avuto luogo dalla Chiesa di San Francesco alla cattedrale, passando per piazza della Repubblica, dove c’è stata la sosta davanti all’edicola della Madonna del Popolo con la lettura del vangelo e la meditazione.
Intanto, a Gualdo Tadino i figuranti in costume d’epoca hanno attraversato le vie del centro storico, da Piazza Martiri fino ai Giardini pubblici dando vita a una “via Crucis” figurata che ha riportato in auge vecchie usanze della cultura popolare, in particolare quella legata alla Controriforma, quando riti come questo servivano a educare i fedeli e muovere gli animi per arginare gli effetti della Riforma protestante.
A Città di Castello, invece, il cerimoniale si è aperto alle 18,30 con la celebrazione della Passione del Signore e adorazione della Croce in Cattedrale, per poi proseguire alle 21 con la Processione del Cristo Morto, dalla chiesa di Santa Maria Maggiore fino a Piazza Gabriotti.
Mentre ad Assisi, la processione delle confraternite ha percorso la città illuminata dalle fiaccole da San Rufino fino alla Basilica di San Francesco, da dove è ripartita per tornare in Cattedrale con il Cristo morto.