A Perugia nascono le Case di Comunità per persone non autosufficienti

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Una nuova alleanza tra il Distretto del Perugino dell’Usl Umbria 1 e i Comuni di Perugia, Corciano e Torgiano si sta concretizzando per affrontare le sfide legate alla non autosufficienza, con l’obiettivo di rispondere in modo integrato ai bisogni delle persone fragili del territorio. L’accordo, recentemente sottoscritto, prevede la realizzazione di un percorso assistenziale innovativo che integra diverse figure professionali e risponde a una crescente esigenza di supporto per i cittadini più vulnerabili.

Il progetto è stato presentato ufficialmente nel mese di dicembre scorso in un incontro con l’Assessore Spera, dove sono intervenuti anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dirigenti e professionisti del settore socio-sanitario, tra cui il direttore del Dipartimento di Salute Mentale. In quella occasione, è emerso il valore di questa iniziativa, considerata una buona prassi che merita di essere valorizzata e, soprattutto, diffusa anche in altri territori, come sottolineato dai partecipanti.

Uno degli aspetti chiave di questo accordo è l’avvio di un percorso multidisciplinare che si inserisce come un elemento fondante del modello delle Case di Comunità, che sarà implementato anche a Ponte San Giovanni, dove il 31 gennaio prossimo prenderà il via una delle due strutture previste per il Comune di Perugia.

La creazione di questi presidi sanitari sul territorio è una risposta concreta ai bisogni dei cittadini, che potranno così accedere a cure e assistenza senza dover ricorrere sempre all’ospedale, contribuendo a ridurre il sovraccarico dei servizi di emergenza.
Il progetto punta a un’organizzazione che veda coinvolti non solo i medici di medicina generale, ma anche tutti i professionisti necessari per garantire un’assistenza globale e continuativa.