Il luppolo Made in Italy, il webinar di Rete di imprese
Luppolo italiano sia per produrre birra italiana sia per chi vorrà dare italianità alle sue birre. Occupare a regime dal 3,5 all’8% del mercato globale con 5mila ettari coltivati e oltre 300 milioni di euro di valore: questo l’obiettivo a lungo termine, “il gol finale”, annunciato durante il convegno “Luppolo Made in Italy: la Filiera del Luppolo italiano” che si è svolto nella giornata di giovedì 29 ottobre in modalità streaming. Un confronto che ha costituito una nuova tappa fondamentale per la nascita di una filiera moderna, competitiva, sostenibile e di grande qualità, con il cuore economico, produttivo e organizzativo in Umbria.
Dopo due anni di sperimentazione in campo e tre anni di attività, la Rete di imprese (al momento sono 12 aziende agricole, agroalimentari e di innovazione tecnologica) “Luppolo Made in Italy”, con sede a Città di Castello e presieduta da Stefano Fancelli, ha organizzato questo momento di confronto per presentare il percorso fatto ma soprattutto per costruire passo dopo passo la filiera confrontandosi con istituzioni, produttori, stakeholders “per coinvolgere una platea vasta dando l’idea di una azione collettiva per portare ricchezza ad agricoltori, territori e birrifici”, come ha spiegato Fancelli.