Sergio Mattarella, biografia e percorso politico
Uomo di grande esperienza politica e giuridica, noto per il suo stile sobrio e pacato. Sergio Mattarella è nato a Palermo il 23 luglio 1941.
Eletto presidente della repubblica il 31 gennaio 2015. sette anni dopo, viene rieletto dal Parlamento il 29 gennaio del 2022, e giurò la seconda volta il 3 febbraio. La rielezione avvenne all’ottavo scrutinio con 759 voti, divenendo dunque il secondo Presidente della Repubblica Italiana, dopo Giorgio Napolitano, a essere riconfermato per un secondo mandato, oltreché il secondo più votato di sempre dopo Sandro Pertini.
Mattarella proviene da una famiglia con una forte tradizione di impegno politico. Suo padre, Bernardo Mattarella, fu una figura di spicco della Democrazia Cristiana, e suo fratello Piersanti Mattarella fu presidente della Regione Sicilia, assassinato nel 1980 dalla mafia, episodio che ha segnato profondamente la vita di sergio mattarella.
Dopo essersi diplomato al liceo classico San Leone Magno di Roma, istituto religioso dei Fratelli maristi delle scuole, nel 1964 si laureò in giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su “La funzione dell’indirizzo politico”.
Iscritto nell’albo degli avvocati del Foro di Palermo dal 1967.
Ha insegnato diritto parlamentare presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Palermo fino al 1983, anno in cui è stato collocato in aspettativa perché entrato a far parte della Camera dei Deputati.
La sua attività scientifica e le sue pubblicazioni hanno riguardato prevalentemente argomenti di diritto costituzionale (intervento della Regione siciliana nell’economia, bicameralismo, procedimento legislativo, attività ispettiva del Parlamento, indennità di espropriazione, evoluzione dell’amministrazione regionale siciliana, controlli sugli enti locali).
Il suo percorso politico ha origine all’interno del filone di impegno cattolico-sociale e riformatore. Eletto deputato per la Democrazia Cristiana nel 1983 nella circoscrizione della Sicilia occidentale, ha fatto parte della Camera dei Deputati sino al 2008. In queste sette legislature ha fatto parte della Commissione Affari costituzionali, della Commissioni Affari esteri e del Comitato per la Legislazione, di cui è stato anche Presidente.
Dal luglio del 1987 al luglio del 1989 è stato Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Risalgono a quegli anni la riforma dell’ordinamento della Presidenza del Consiglio e l’abolizione della ordinarietà del voto segreto in Parlamento. Dal luglio del 1989 al luglio del 1990 è stato Ministro della Pubblica Istruzione. Sono di quel periodo la Conferenza nazionale della scuola (gennaio ’90) e la riforma degli ordinamenti della scuola elementare che, tra le innovazioni, introdusse il modulo dei tre maestri su due classi.
Dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri sino al dicembre 1999 quando è stato nominato Ministro della Difesa, incarico tenuto fino alle elezioni del giugno del 2001.
Approvate in quegli anni la legge che ha abolito la leva militare obbligatoria e quella che ha reso l’Arma dei Carabinieri forza armata autonoma. In quella fase l’Italia ha sviluppato una intensa presenza nelle missioni di pace dispiegate per iniziative delle Nazioni Unite ed ha contribuito significativamente alle operazioni di interposizione e mantenimento della pace in Bosnia-Herzegovina, Kosovo e nella ex Repubblica Jugoslava di Macedonia.
L’avvio della Politica europea di sicurezza e difesa, in quella stagione, ha visto l’Italia tra i più convinti sostenitori, con l’avvio, tra l’altro, del primo corpo d’armata europeo.
Nel maggio 2009 è stato eletto dal Parlamento componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, di cui è stato Vice Presidente. Il 5 ottobre 2011 è stato eletto Giudice Costituzionale dal Parlamento ed è entrato a far parte della Corte Costituzionale con il giuramento dell’11 ottobre 2011. Come detto, 31 gennaio 2015 è stato eletto dodicesimo Presidente della Repubblica. Il 29 gennaio 2022 è stato rieletto Presidente della Repubblica,
La sua elezione avvenne in un periodo di grande incertezza politica, e la sua figura è stata vista come un punto di stabilità in un’epoca segnata da continui cambiamenti nel panorama politico italiano. Come presidente, ha cercato di rappresentare l’unità del Paese e di rafforzare le istituzioni democratiche.
il suo approccio si è concentrato sulla difesa della Costituzione e sulla protezione delle istituzioni democratiche, soprattutto in momenti di crisi politica, come durante la formazione di governi di larghe intese o la gestione di delicate situazioni politiche.