Situazione carceri: incontro tecnico della Procura Generale
Nell’aula formazione della Corte d’Appello di Perugia si è tenuto il secondo incontro tecnico sulla situazione carceri umbre, organizzato dalla Procura Generale di Perugia. Per l’occasione sono stati raccolti i dati delle quattro carceri della nostra regione.
Dall’analisi degli stessi risulta che è pressoché invariato il numero totale dei reclusi che si attesta a 1605 (1537 uomini e 68 donne) in rapporto ad una capienza regolamentare di 1339.
Sempre a livello regionale, su 1605 detenuti complessivi, la popolazione straniera è pari al 32%; il 16% sono i reclusi con posizione giuridica non definitiva, 84% quelli con posizione giuridica definitiva. In leggero aumento, rispetto all’analisi dei dati del settembre scorso, il numero dei ristretti con problemi di tossicodipendenza, 36% a fronte del 28%; e quelli con patologie psichiatriche: 16% a fronte del 14%.
Al primo dicembre i casi di autolesionismo sono stati 267, 53 i tentati suicidi (43 fino al settembre scorso) e 1 caso di suicidio avvenuto nel carcere di Terni. Aumentate anche le aggressioni al personale di Polizia penitenziaria, 71, e quelle verso altri operatori penitenziari, 4, mentre nella precedente analisi erano rispettivamente 41 e 1.
Ancora carente il personale di Polizia Penitenziaria con 673 unità impiegate rispetto alle 852 previste.
L’incontro è stata anche l’occasione per ribadire l’esigenza di una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS), tuttora non realizzata nella nostra regione.
Tale mancanza, come è stato sottolineato, crea non poche situazioni di disagio, soprattutto per coloro che dovrebbero scontare misure di sicurezza alternative al carcere.
Su questo punto, proprio ieri, il Procuratore Generale ha tenuto un incontro con la neoeletta Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha assicurato il pieno sostegno dell’ente alla sua istituzione.
La necessità di realizzare una struttura sanitaria destinata ad accogliere i condannati affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi, sollecitata anche dalla Corte Costituzionale, è stata più volte sollevata dal Procuratore Generale e dai Procuratori del distretto, che hanno evidenziato le gravi ripercussioni di questa carenza all’interno degli istituti penitenziari dove si registrano problemi di sovrannumero e molti casi di difficile coesistenza tra detenuti.
Questo quanto si legge dalla nota stampa della Procura Generale di Perugia.