Tagli ai Comuni, sindaci uniti contro il silenzio di Anci Umbria

Tagli ai Comuni, sindaci uniti contro il silenzio di Anci Umbria

In merito ai tagli delle risorse ai Comuni “si fa sempre più assordante, al contrario di quanto avvenuto già in diverse regioni, il silenzio di Anci Umbria, al cui presidente chiediamo di convocare al più presto un’assemblea di tutti i sindaci umbri al fine di discutere e approfondire questi temi e possibilmente condividere strategie di intervento comune”: questo è quanto scrivono in una nota congiunta i 44 sindaci umbri.

“Quando si ricoprono ruoli istituzionali, con particolare riferimento ai sindaci – si legge nella nota – nessuno può sentirsi di parte poiché rappresentante di tutti i cittadini delle proprie comunità, per questo ci preme sottolineare come in questi anni, a prescindere dall’estrazione politica dei Governi nazionali e regionali di turno, i sindaci in Umbria, come in Italia, abbiano sempre tenuto un atteggiamento fortemente critico nei confronti di tutti i provvedimenti che andavano a colpire il ruolo e le funzioni degli enti locali, senza distinzione di appartenenza politica o partitica”.

“Per quanto ci riguarda – proseguono i primi cittadini – non esistono ‘Governi amici’, il nostro ruolo istituzionale ci impone altresì di guardare gli effetti delle scelte che vanno, senza dubbio alcuno, a detrimento della possibilità di intervento, soprattutto quando i medesimi vanno a tagliare la spesa corrente. Continueremo, pertanto, insieme a migliaia di sindaci di tutta Italia a portare avanti le ragioni non di una parte ma delle nostre comunità”.

“Oggi come nel passato – si sottolinea – si tornano a tagliare risorse ai Comuni perché questo è sancito nero su bianco nei provvedimenti del Governo e così come avvenuto in passato con altri Governi ci batteremo affinché ciò non accada, perché ce lo impone il nostro ruolo istituzionale. Tacere di fronte a tutto ciò, o peggio ancora farne uno sterile ed inutile strumento di battaglia politica, arrivando a paventare che chi contesta i tagli sarebbe meno virtuoso di chi non lo fa, è quanto di più sbagliato e goffo si possa fare. Per quanto ci riguarda continueremo nella nostra battaglia su scala regionale e nazionale, per fare in modo che questi provvedimenti vengano rivisti, così come daremo il nostro contributo in tutti i territori alla campagna ‘Una firma per l’Italia contro l’autonomia differenziata: unita, libera, giusta’”. La nota è firmata da 44 sindaci, fra i quali anche la neo-eletta sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e la prima cittadina di Assisi, Stefania Proietti.